Ermelinda nacque a Lovenjoul nel Brabante (attuale Belgio), da Ermeonoldo ed Armensinda legati alla Famiglia dei Pipini. Decise ancora giovane di rifiutare ogni proposta di matrimonio e abbandonò ogni ricchezza e beneficio, che la sua ricca famiglia le aveva comunque dato e si mise alla ricerca di solitudine e silenzio. Si fermò all’attuale villaggio di Beauvechain, dove si dedicò alle pratiche religiose, frequentando la chiesa durante la notte ed a piedi nudi. Dovette resistere a due fratelli, signori del luogo che tentarono di sedurla, essi si accordarono di prelevarla durante le preghiere notturne, ma avvertita da un angelo Ermelinda riuscì a fuggire e partì per Meldert, dove morì a 48 anni verso la fine del VI secolo. Fu venerata a Tirlemont e soprattutto a Lovenjoul e Meldert. A Lovenjoul sgorga una sorgente d’acqua ritenuta miracolosa per la cura degli occhi, chiamata “Sorgente di s. Ermelinda”, perché irriga le terre appartenute ai suoi parenti.A Meldert il suo culto era molto popolare e lì sarebbe stata sepolta, nella chiesa sono attualmente conservate le sue reliquie che ebbero, a partire dal secolo XIII, una serie di vicissitudini, traslazioni, nascondimenti dai vari invasori, più di una ricognizione, finché il 22 luglio 1849 furono deposte definitivamente nella chiesa di Meldert. In questa città esiste ancora la Confraternita dedicata a lei (ristabilita il 2 aprile 1849). E’ festeggiata anche nella diocesi di Malines il 29 ottobre giorno ritenuto tradizionalmente quello della morte. Il nome è caduto abbastanza in disuso ma prosegue nella forma abbreviata di Linda, diventato ormai nome a sé stante. Il significato del solo nome Linda si confonde in Italia e vari Paesi Europei con l’aggettivo “gradevole, pulita”. Il nome Ermelinda è di origine tedesca, si divide in Erme ‘potente’ e linda da ‘linta’ “scudo” quindi abbiamo “scudo del potente”.
Autore: Antonio Borrelli
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