Il Constitutum Ludovici Pii de Monasteriis regni Francorum, quae Regi militiam, dona vel solas orationes debent, dell’anno 817, menziona, con altri tre per la regione di Tolosa, il Monasterium Sancti Papuli.
Questo documento è la più antica testimonianza, peraltro indiretta, su Papulo ed è evidente che, a questa data, il monastero aveva già una certa antichità ed una certa importanza: la sua fondazione, risaliva ad un’epoca precedente e lo stesso santo era evidentemente vissuto ancor prima.
Il nome Papulo indica un personaggio del periodo merovingico ed in effetti si contano numerosi vescovi di questo nome, nel VI e VII sec.: a Metz (Papulus, m. 614), a Ginevra (due Papulus o Papolus intorno al 549 e al 650), a Langres (morto al più tardi nel 581 e precedentemente arcidiacono di'Autun), a Chartres (intorno al 573-595) ed inoltre a Tours, tra il 654 e il 668 un Papolenus ed una religiosa Papula segnalata da Gregorio di Tours intorno al 500.
L’assenza di documenti antichi non permette di precisare, né l’epoca in cui Papulo visse, né di conoscere con certezza le sue funzioni o le sue qualità. La leggenda a lui relativa, infatti, comparve soltanto nel XIII sec., quando Flavio Anselmo, monaco di Bec, in Normandia, ne scrisse una Vita, seguita da un’altra del domenicano Bernard Gui (m. 1331). Il valore storico di esse, tuttavia, è nullo: vi si narra che Papulo, figlio del prefetto di Antiochia, seguì a Roma s. Pietro, che lo inviò a Tolosa insieme a s. Saturnino; durante l’apostolato di Saturnino in Spagna, Papulo governò la diocesi di Tolosa e fu decapitato nel luogo che porta il suo nome. Dopo l’esecuzione egli prese la propria testa e la depose presso una fontana. Cefaloforo e in vesti vescovili è infatti raffigurato su un cofano nella cripta della basilica di S. Saturnino a Tolosa e in un dipinto di epoca incerta nel transetto della stessa chiesa.
Il 7 ottobre 1265, nella chiesa di St-Sernin a Tolosa, presso la tomba di S. Saturnino, furono scoperte le reliquie dei successori di quest’ultimo, Hilarius e Silvius, oltre a quelle di Onorato e di un «Paulus martire», ma nulla ne garantisce l’autenticità.
Nel 1317, il monastero di St-Papoul, a otto Km. da Castelnaudary (attualmente dip. dell’Aude) divenne sede vescovile, rimanendo tale fino a1 concordato del 1801. Alla fine del Medioevo le diocesi di Carcassonne, Mirepoix,St-Papoul e Tolosa celebravano la festa di Papulo il 3 novembre.
Autore: Paul Viard
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