Si tratta di un monaco cistercense, (Ordine religioso sviluppatesi dal 1112 con s. Bernardo di Chiaravalle), che proveniente da un monastero tedesco situato in Polonia, si trasferì in Prussia insieme a Goffredo, abate di Sekno, per evangelizzare quelle popolazioni ancora pagane. La Prussia, regione storica della Germania settentrionale, formava prima del 1945 il più vasto Land del Paese; Cristiano venne nominato vescovo missionario da papa Innocenzo III (1198-1216) e quindi consacrato a Roma nel 1215, diventando così il primo vescovo della Prussia. Ottenne dal duca Corrado di Massovia la concessione del Kulmerland come territorio indipendente, dove si adoperò per costituirvi un clero locale; fondò anche l’Ordine dei Fratelli Cavalieri di Cristo di Dobrin, ma non conseguì grandi successi missionari. Allora chiamò in suo aiuto l’Ordine Teutonico, (Ordine cavalleresco militare fondato ad Acri nel 1191, durante le Crociate) che in quel tempo, lottando contro gli Slavi, imponeva la sua influenza su vasti territori baltici e che riuscì a dominare i prussiani. La Prussia così dal XIII secolo divenne feudo dell’Ordine Teutonico, fino al 1525 quando fu secolarizzata durante la riforma Protestante. Mentre i cavalieri Teutonici intendevano sottomettere e germanizzare i prussiani, il vescovo Cristiano cercava di evangelizzarli conservandone invece l’indipendenza. Ma nel 1233-38 rimase prigioniero dei pagani e allora i Teutonici con l’appoggio della Santa Sede, riuscirono a dividere nel 1243, il territorio missionario in quattro diocesi; quando venne liberato, Cristiano si ritirò in un monastero cistercense, molto probabilmente quello polacco di Sulejow, dove morì il 4 dicembre 1245, senza rinunziare alla sua idea di libertà per i prussiani. È considerato nei menologi cistercensi e benedettini come santo e viene celebrato il 4 dicembre.
Autore: Antonio Borrelli
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