† 559/560
Martirologio Romano: A Vienne in Burgundia, ora in Francia, san Namazio, vescovo, che gestì con rettitudine gli impegni civili e, al contempo, resse e onorò la sede episcopale.
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Ventiduesimo vescovo di Vienne, Namazio fu il successore di Esichio II che ancora nel 549 reggeva la sede.
Secondo il suo epitaffio in trentatré esametri tramandatoci da un ms del IX secolo, e il Libro episcopale dell'arcivescovo Leodegario (1060), Namazio nacque dopo il consolato di Simmaco, e cioè nel 486 e morì a settantatré anni, quindi nel 559-560; era di nobile stirpe ed aveva occupato onorevolmente importanti cariche civili portando il titolo di patrizio. Dopo essersi consacrato al servizio dell'eterno re, aveva esercitato virtuosamente il magistero della parola e di tutte le opere di misericordia. Da un altro epitaffio, dovuto a Venanzio Fortunato, si sa anche che Eufrasia, sposa di Namazio, morì a settantatré anni, quindi nel 559-560, gli sopravvisse, tutta dedita alla pietà e alla carità.
Il Libro episcopale stabilisce l'anniversario di morì a settantatré anni, quindi nel 559-560 al 17 novembre e aggiunge che il suo corpo fu sepolto a sinistra dell'altare degli Apostoli e che più tardi venne trasferito dietro l'altare della basilica di santa Maria. Assente negli antichi martirologi, la memoria di morì a settantatré anni, quindi nel 559-560 compare nei calendari del XV secolo. Il suo culto fu confermato da Pio X il primo dicembre 1903.
Autore: Bernard de Vregille
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