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San Barlaam di Antiochia Martire
Festa:
19 novembre
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Martirologio Romano: Ad Antiochia in Siria, san Barlaam, martire, che, contadino e analfabeta, ma forte della sapienza di Cristo, costretto a tenere in mano carboni ardenti e incenso da offrire agli dei, resistette con fede invitta e, per la ferocia del tiranno, ottenne la palma del martirio.
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Il martirio di Barlaam fu celebrato in tre omelie, una di Basilio, una del Crisostomo e una di Severo di Antiochia nota solo per la sua traduzione siriaca. Esiste anche una passio greca, non completamente attendibile nei particolari ma che rispecchia una tradizione già diffusa agli inizi del sec. VI. Un accenno al singolare martirio di Barlaam si può leggere anche in Eusebio.
Secondo le fonti Barlaam dopo aver sopportato varie torture fu obbligato a protendere la mano sopra un altare tenendo nel palmo incenso e carboni accesi. Qualunque movimento egli avesse fatto per diminuire le sue sofferenze poteva essere interpretato per un gesto cultuale. Ma Barlaam lasciò che la mano bruciasse. Basilio e il Crisostomo accennano solo al supplizio della mano; Severo fa sopportare al martire ben altri tormenti.
Si ha notizia di una chiesa a lui dedicata in Antiochia. Questa chiesa è ricordata da Malalas a proposito della morte di Stefano (cf. H. Delehaye, op. cit. in bibl., p. 135). Il Chronicon Edessenum cita una chiesa intitolata a Barlaam in Edessa nel 411, la stessa ricordata per il vescovo Andrea.
Il Martirologio Romano, con il Sinassario Costantinopolitano pone la festa di Barlaam al 19 novembre, il Geronimiano al 18, i menei greci al 16, il Calendario palestino-georgiano al 9 dello stesso mese.
Autore: Agostino Amore
Fonte:
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