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Qunglai, Cina, 1773 circa - Quxian, Cina, 30 novembre 1823
Sacerdote a trentacinque anni, Taddeo Liu Ruiting percorreva i distretti affidatigli per assistere i fedeli sparsi nei villaggi. Arrestato nella Pentecoste del 1821, dopo aver sopportato il supplizio di stare esposto al sole per alcune ore fu lasciato languire in prigione per tre mesi. Condotto nel capoluogo di provincia Tcheou-Tou e condannato a morte, fu inviato nel suo paese Ku-Hien in attesa che l'imperatore confermasse la condanna. Attese due anni in carcere per essere poi strangolato presso il tempio il 30 novembre 1823. Papa Giovanni Paolo II lo ha canonizzato il 1° ottobre 2000, durante il Grange Giubileo del 2000, insieme ad altri 119 martiri in terra cinese.
Martirologio Romano: In località Quxian nella provincia di Sichuan in Cina, san Taddeo Liu Ruiting, sacerdote e martire, strangolato in odio alla fede.
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Il primo annuncio del Vangelo in Cina avvenne nel V secolo. In epoca moderna, grazie all’invio di missionari come Matteo Ricci, molti cinesi si avvicinarono al cristianesimo, sia nelle classi alte sia in mezzo al popolo, senza mai rinnegare le proprie origini e la propria cultura d’appartenenza. Dove si evangelizza, però, non tarda ad arrivare il martirio. Padre Francesco Fernández de Capillas, domenicano ucciso nel 1648, è considerato il protomartire della Cina. A lui, nei tre secoli successivi, si aggiunsero non solo missionari occidentali, ma anche uomini e donne autoctoni, di ogni età e stato di vita.
Tra essi Taddeo Liu Ruiting, nato a Qunglai nel 1773 circa. Ordinato sacerdote a trentacinque anni, percorreva i distretti affidatigli per assistere i fedeli sparsi nei villaggi. Arrestato nella Pentecoste del 1821, dopo aver sopportato il supplizio di stare esposto al sole per alcune ore fu lasciato languire in prigione per tre mesi. Condotto nel capoluogo di provincia Tcheou-Tou e condannato a morte, fu inviato nel suo paese Ku-Hien in attesa che l'imperatore confermasse la condanna. Attese due anni in carcere, per essere poi strangolato in odio alla sua fede cristiana presso il tempio di Quxian, nella provincia di Sichuan in Cina, il 30 novembre 1823.
Taddeo fu beatificato da Papa Leone XIII il 27 maggio 1900. In seguito martiri in terra cinese giunti alla beatificazione in momenti diversi videro le loro causae unificate. Il 22 gennaio 2000 San Giovanni Paolo II firmò il decreto “de signis”. Il 1° ottobre seguente, mentre si celebrava il Grande Giubileo, canonizzò dunque Taddeo Liu Ruiting ed altri 119 martiri. Il Martyrologium Romanum commemora San Taddeo nel suo dies natalis, il 30 novembre. La memoria liturgia comune di tutto il gruppo è invece stata fissata al 9 luglio, “Santi Agostino Zhao Rong e compagni”. La Chiesa in Cina sperimenta ancora oggi, tra mille difficoltà, come il sangue dei martiri sia seme di nuovi cristiani.
Autore: Don Fabio Arduino
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