Martirologio Romano: Nel monastero di Siegburg nella Renania, in Germania, sant’Annone, vescovo di Colonia, che, uomo di valoroso ingegno, fu tenuto in grande onore, al tempo dell’imperatore Enrico IV, tanto nella Chiesa quanto nelle vicende civili e pose mano alla fondazione di molte chiese e monasteri per accrescere la fede e la pietà.
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Figlio di un piccolo nobile di Svevia (1010-1075) fu istruito alla scuola episcopale di Bamberga, dove eccelse in erudizione, eloquenza, e nel comportamento, facendosi notare dall'imperatore Enrico III, che lo nominò suo cappellano. Nel 1056, all'età di quarantasei anni, fu eletto arcivescovo di Colonia e cancelliere del sacro romano impero, con molte responsabilità e doveri secolari.
Era un periodo turbolento per quanto riguarda le questioni politiche ed ecclesiastiche, e i diciotto anni di Annone come vescovo furono difficili. I cittadini di Colonia si opposero alla sua nomina perché ritenevano che non fosse di origini sufficientemente elevate per governarli. Divenne per un periodo reggente e tutore del giovane imperatore, Enrico IV, che però non aveva simpatia per lui e, una volta raggiunta la maturità, tenne Annone al di fuori dei pubblici affari.
Sebbene Annone guidasse i vescovi germanici a sostegno di papa Alessandro II contro l'antipapa Cadalo di Parma (Onorio II), papa Alessandro dubitò della sua lealtà. Fu chiamato a Roma, accusato di avere avuto contatti segreti con Cadalo, e poi di simonia.
Come molti vescovi del tempo era incline a distribuire liberamente benefici ai parenti e ai sostenitori. I maggiori problemi giunsero quando nominò suo nipote Corrado vescovo di Treviri; il popolo aveva un diritto canonico di eleggere il suo vescovo, e quando Annone mandò Corrado con una guardia armata, vi fu opposizione.
Corrado fu imprigionato e poi ucciso. A dispetto di una certa sconsideratezza politica, Annone fu un arcivescovo coscienzioso e retto che non permise mai che i doveri e le attività secolari lo portassero a disinteressarsi del benessere della sua diocesi. Riformò rigorosamente i monasteri e ne istituì di nuovi. Ricostruì e ingrandì un certo numero di chiese; inoltre alzò il livello della morale pubblica e donò grosse somme di denaro in elemosina. Non riuscì mai a vincere l'opposizione di Colonia, cosa che lo angustiò molto negli ultimi anni di vita; alla fine si ritirò nell'abbazia di Siegburg, che aveva fondato di persona, dove trascorse gli ultimi dodici mesi in rigorosa penitenza.
La maggioranza degli eventi della vita di Annone appartengono alla tormentata e complicata storia politica del suo tempo, ed egli fu canonizzato (1136 circa) per l'energia dedicata alla riforma della sua diocesi e per l'austerità della vita privata.
Autore: Alban Butler
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