Mercia, Inghilterra, IX secolo - † Cassel, Fiandre, 819
Etimologia: Sabina = nativa della Sabina
Emblema: Palma
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Stranamente le varie sante martiri con il nome di Sabina, tranne una che è di Roma, titolare della bellissima chiesa sull’Aventino, furono tutte straniere, anche se il nome Sabina, molto diffuso nella Roma imperiale, aveva il significato di “abitante della Sabina”, zona storica dell’Italia Centrale, comprendente soprattutto la provincia di Rieti.
La santa Sabina di cui parliamo è venerata insieme alle due sorelle Elfrida ed Edith, a Caestre (presso Hazebrouck nelle Fiandre); nel paese esiste un antichissimo culto collegato al ricordo del martirio delle tre giovani donne.
La vicenda si svolse nel secolo IX, nel cui inizio Sabina, Elfrida ed Edith, che erano figlie di Genolfo re di Mercia in Inghilterra, si convertirono al cristianesimo, rinunciando ai rispettivi promessi sposi destinati loro dal padre; poi decisero di recarsi in pellegrinaggio a Roma.
Affrontarono la traversata della Manica e sbarcarono nelle Fiandre, accolte a Cassel da una comunità di pie donne; dopo qualche tempo ripresero il viaggio, ma attraversando una vicina foresta, furono assassinate da alcuni sicari pagati dai tre pretendenti rimasti delusi, era l’anno 819.
Sul luogo dell’eccidio fu costruita una chiesetta chiamata Cappella delle tre Vergini, dove si verificarono molti miracoli e vi si recavano numerosi pellegrini.
La loro festa celebrativa si teneva l’8 dicembre; ancora oggi nella prima domenica di luglio, si svolge, in loro onore una processione. Nell’XI secolo fu costruito un santuario, dedicato alla Madonna delle Grazie, più volte ristrutturato e il cui campanile fu costruito nel 1889; all’interno vi è la Cappella delle tre Vergini di Caestre.
Autore: Antonio Borrelli
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