650 - 720
Nato intorno al 650 presumibilmente in Moriana, vallata della Savoia, Tommaso fu il fondatore della gloriosa abbazia di Farfa, presso Rieti. Poiché il suo mandato abbaziale sembra piuttosto lungo e la sua morte si colloca intorno al 720, è plausibile porre la fondazione franca dell’abbazia farfense alla fine del settimo secolo, forse nel 685. Poche sono le notizie riguardanti la vita di Tommaso; sembra abbia avuto diverse relazioni con la Sede Apostolica, visti i frequenti pellegrinaggi verso Roma.
Etimologia: Tommaso = gemello, dall'ebraico
Emblema: Bastone pastorale
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Da studi fatti e da veritiere ipotesi, si può stabilire che la sua data di nascita sia stata verso il 650; di origine franca si era recato in Oriente dove stette sette anni e al ritorno, dopo essere passato per Roma, giunse nella Sabina nel 685 circa.
Qui rifondò l’antica abbazia di Farfa, oggi nel Comune di Fara in Sabina provincia di Rieti, quest’abbazia pur esistente nel secolo precedente ad opera di monaci siriaci, era ormai decaduta con l’estinzione di questi eremiti orientali che non si erano rinnovati, d’altra parte essi perlopiù erano vissuti in grotte e capanne sul monte sovrastante, quindi Tommaso è da considerarsi il vero fondatore dell’abbazia di Farfa a partire dal 685
Con l’appoggio del duca di Spoleto Faroaldo nel 703 e di Gisulfo duca di Benevento, l’abbazia ebbe uno sviluppo notevole sia in numero di monaci, sia in vita spirituale, sia in campo edilizio, splendore che avrà il suo culmine nei secoli IX-X-XI, estendendo i suoi possedimenti all’Abruzzo e Marche, vi sorse anche lo ‘sciptorium’ che produsse famosi codici..
A Tommaso, che resse l’abbazia per 35 anni, è collegata la fondazione dell’altro famoso monastero di S. Vincenzo al Volturno dal quale provengono anche le fonti successive che raccontano la sua vita operosa.
Ebbe una costante relazione con la Sede Apostolica a Roma, visto i vari devoti pellegrinaggi da lui effettuati nella città eterna.
Morì verso il 720, antichi testi liturgici dell’abbazia di Farfa, riportano già nel secolo IX l’ufficiatura notturna di una festa di s. Tommaso abate. Nei calendari farfensi viene celebrato il ‘giorno della deposizione’ al 10 dicembre.
Autore: Antonio Borrelli
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