Martirologio Romano: Nel monastero di Himmerod vicino a Treviri in Germania, beato Davide, monaco, che, debole nel corpo, fu accolto a Chiaravalle da san Bernardo, che lo mandò poi con dei confratelli in Germania a fondare un nuovo monastero, dove giorno e notte attese alla preghiera e alle opere buone.
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Nato a Firenze verso il 1100, fu inviato a Parigi per farvi i suoi studi. Attirato dalla fama di san Bernardo e colpito dalle sue esortazioni agli studenti, prese l'abito nell'abbazia di Chiaravalle. Nel 1134 fu inviato alla fondazione dell'abbazia di Himmerod, nella diocesi di Treviri (Renania). Si fece ben presto notare per le sue eminenti virtù e per il dono dei miracoli di cui fu favorito. Guariva i malati, metteva in fuga i demoni, prediceva l'avvenire. All'epoca dello scisma di Ottaviano, quando l'imperatore Federico Barbarossa, che aveva abbracciato il partito dell'antipapa, cacciò dall'impero tutti i Cistercensi che avevano riconosciuto Alessandro III, Davide ottenne, con le sue sole preghiere, che la sua badia fosse risparmiata. Morì l'11 dicembre 1179. La sua grande fama di santità fece si che fosse sotterrato nella sala del capitolo. Nel 1204 i suoi resti furono trasferiti nella chiesa e deposti nell'altare di marmo dedicato in suo onore. Nel 1699 il capitolo generale di Citeaux autorizzò i monaci di Himmerod a celebrare la sua festa, come del resto si faceva da secoli. Nel 1734 il canonico Brocchi di Firenze, che doveva pubblicare la Vita di Davide, ottenne da Clemente XII l'autorizzazione ad esporre alla venerazione dei fedeli alcune reliquie del suo santo compatriota che gli erano state donate. Quando l'abbazia di Himmerod fu soppressa nel 1802, le reliquie di Davide furono trasferite a Treviri, e quando i Cistercensi tornarono a Himmerod nel 1919, una parte fu loro restituita.
Autore: Marie-Anselme Dimier
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