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Beata Oda Monaca premostratense
Festa:
20 aprile
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† 1158
Nata da nobile famiglia, fu promessa sposa dai suoi genitori a un giovane di nobile casato, ma Oda non volle mai consentire a celebrare il matrimonio. Alla fine, dopo lunghe resistenze da parte della famiglia, le fu concesso di entrare nel monastero premostratense di Rivreulle (Belgio, oggi dioc. di Tournai), del quale fu per un certo tempo superiora. Filippo di Harvengt, famoso priore dell’abbazia della Buona Speranza, compose la sua Vita, in cui vengono esaltati il suo distacco dal mondo, il suo eroismo ascetico, la sua carità per il prossimo, la sua pazienza nel sopportare le malattie. Morì nel 1158.
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Oda di Rivreulle, beatificata nel 1894, rappresenta una figura affascinante del XII secolo. Nata da nobile famiglia, ella si oppose tenacemente al matrimonio combinato dai genitori, aspirando ad una vita consacrata a Dio. La sua vicenda, narrata nella "Vita" redatta da Filippo di Harvengt, priore dell'abbazia della Buona Speranza, ci offre uno spaccato suggestivo della spiritualità femminile e della tensione tra vocazione personale e doveri familiari nell'epoca medievale.
Oda, promessa sposa ad un giovane di nobile casato, rifiutò con fermezza di celebrare il matrimonio. La sua resistenza, motivata da una profonda vocazione religiosa, incontrò l'iniziale opposizione della famiglia. Solo dopo lunghe e strenue insistenze, le fu concesso di entrare nel monastero premostratense di Rivreulle, in Belgio.
All'interno del monastero, Oda si distinse per il suo fervore religioso e l'impegno ascetico. La sua dedizione alla preghiera, la mortificazione del corpo e la carità verso il prossimo ne fecero un esempio di santità per le consorelle. La "Vita" di Filippo di Harvengt sottolinea il suo distacco dal mondo, la sua pazienza nel sopportare le malattie e la sua costante ricerca di perfezione spirituale.
Oda ricoprì anche la carica di superiora del monastero di Rivreulle, ruolo che svolse con saggezza e dedizione.
Morì nel 1158.
Autore: Franco Dieghi
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