†250 circa
Ucciso durante la persecuzione di Decio, per essersi rifiutato di fare sacrifici agli idoli.
Martirologio Romano: Commemorazione di sant’Ischirione, martire in Egitto, che, nello stesso periodo, essendosi rifiutato di fronte a richiami e maltrattamenti di sacrificare agli idoli, fu ucciso trafitto nelle viscere da un palo acuminato.
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Nella sua lettera al vescovo Fabio d’Antiochia, Dionigi d'Alessandria riferisce alcuni episodi delta persecuzione di Decio nel suo paese. Ecco, citato da Eusebio, quanto egli dice a proposito del nostro martire: «Ischirione amministrava, come stipendiato, i beni di uno dei magistrati. Il suo padrone gli ordinò di sacrificare agli dei e, poiché egli non obbediva, fu insultato; persistendo nel suo rifiuto, lo si oltraggiò; resistendo ancora gli fu affondato nel ventre e nelle viscere un grosso bastone ed egli morì».
La menzione di questo martire alessandrino fu inserita per la prima volta al 22 dicembre, da Adone nel Vetus romanum (sotto la forma di Schirylio), mentre nel suo Martirologio scrisse Schyrio; Usuardo, invece, alla stessa data, ha Ischyrio e, come Adone, riporta la notizia di Eusebio, appena trasformata. Da quest'ultimo Martirologio lo ha tratto il Baronio, introducendolo nel Romano.
Il culto di questo martire non è noto alle fonti agiografiche orientali, e la Chiesa alessandrina, a quanto pare, non lo commemora in alcun calendario.
Autore: Joseph-Marie Sauget
Fonte:
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