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San Dagoberto II Re d'Austrasia, martire
Festa:
23 dicembre
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652 circa – 23 dicembre 679
Figlio di Sigeberto III, re d'Austrasia (634-56), alla morte del padre era ancora bambino, così che al maestro di palazzo, Grimoaldo, fu facile sostituirlo, attorno al 659, col proprio figlio, Childeberto. Benché confinato in un monastero irlandese, Dagoberto, in patria, non era stato dimenticato e nel 676 vi fu richiamato per impedire che l'Austrasia divenisse vassallo della Neustria. Lo accompagnò san Vilfrido, metropolita di York. Nel 679, quando quest'ultimo, espulso dalla sua sede, gli fece visita durante il viaggio intrapreso a Roma in difesa del suo diritto, Dagoberto offrì all'amico, che rifiutò, la sede di Strasburgo. Reduce da Roma, Vilfrido non trovò più il sovrano, che era stato assassinato il 23 dicembre 679, durante una caccia nella foresta di Woevre, presso Stenay, dal figlioccio Giovanni, al soldo dei duchi fautori di Ebroino, maggiordomo di Neustria, e di Pipino, maggiordomo d'Austrasia. Sepolto a Stenay, Dagoberto fu venerato come martire dal popolo per la sua misera fine e il priorato di Stenay, preso il nome del santo, diventò il focolare del suo culto, che tuttavia restò limitato a quelle regioni. (Avvenire)
Emblema: Palma
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La sua figura storica è stata di recente distinta da quella di Dagoberto III, con cui era stato confuso dalla leggenda. Figlio di Sigeberto III, re d'Austrasia (634-56), e di Immechilde, alla morte del padre era ancora bambino, sicché al maestro di palazzo, Grimoaldo, fu facile sostituirlo, ca. il 659, col proprio figlio, Childeberto ITI. Benché confinato in un monastero irlandese, Dagoberto, in patria, non era stato dimenticato e nel 676 vi fu richiamato per impedire che l'Austrasia divenisse vassallo della Neustria e lo accompagnò s. Vilfrido, metropolita di York. Nel 679, quando quest'ultimo, espulso dalla sua sede, gli fece visita durante il viaggio intrapreso a Roma in difesa del suo diritto, Dagoberto offrì all'amico, che rifiutò, la sede di Strasburgo. Reduce da Roma, Vilfrido non trovò più il sovrano, che era stato assassinato a tradimento il 23 dicembre 679, durante una caccia nella foresta di Woevre, presso Stenay, dal figlioccio Giovanni, al soldo dei duchi fautori di Ebroino, maggiordomo di Neustria, e di Pipino, maggiordomo d'Austrasia. Sepolto a Stenay, Dagoberto fu venerato come martire dal popolo per la sua misera fine e il priorato di Stenay, preso il nome del santo, diventò il focolare del suo culto, che tuttavia restò limitato a quelle regioni. Ancor oggi è festeggiato il 23 dicembre nei Propri delle diocesi di Verdun, Metz, Nancy e Strasburgo.
Autore: Ireneo Daniele
Fonte:
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