Nacque a Treviri e visse tra il VII e l’VIII secolo. In seguito alla morte del marito fondò a Treviri un monastero di cui fu badessa.
Etimologia: Irmina = consacrata al dio Irmin, dal tedesco
Martirologio Romano: Presso Treviri nell’Austrasia, in Germania, santa Irmina, badessa del monastero di Öhren, che, matrona consacrata a Dio, donò a san Villibrordo un piccolo monastero da lei fondato nella sua villa di Echternach e fu generosa dispensatrice dei propri beni.
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Dall’Archivio di Echternach (Germania) apprendiamo che Irmina fu la grande benefattrice di s. Willibrordo, il grande missionario apostolo dei Paesi del Nord Europa, al quale fece varie donazioni in più tempi; infatti nel 697-698 gli donava la parte toccatale in eredità nella villa di Echternach con la chiesa e il piccolo monastero da lei costruito. Nel 1699 poi gli faceva dono di una villa presso Tolbac e nel 704 di quella di Stenheim e di una vigna presso Treviri. Nel ‘Martirologio Romano’ ritroviamo altre notizie attinte da un antico documento ‘La carta di Dagoberto’ del 646, in cui si dice che era figlia di Dagoberto re merovingio, figlio di Clotario II, Un altro documento, poco attendibile la dice sorella di s. Adele di Pfalzel, la cui festa si celebra nello stesso giorno di Irmina, cioè il 24 dicembre. Questa data compare nei Calendari della Diocesi di Treviri sin dal secolo XI.
Il nome Irmina è di chiara origine germanica, deriva dall’antico ‘Irmin’ e significa “donna forte e potente” e “consacrata al dio Irmin”, soprannome dato al dio Odino.
Autore: Antonio Borrelli
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Aggiunto/modificato il 2002-09-15