La biografia del Santo appare incerta e frammentaria, la tradizione lo vuole nativo di Sulmona, e per alcuni anni, eremita presso la selva Liba (nelle vicinanze di Fusignano). La leggenda asserisce che in seguito all'apparizione di un angelo durante il suo romitaggio fu spinto all'evangelizzazione della zona tra Spoleto ed Assisi. La testimonianza del suo passaggio in questi luoghi potrebbe essere riscontrata dalla presenza di un monte nella zona che si chiama Costa San Savino. La sua presenza ad Assisi invece è certa, in quanto in questa città ricopri il soglio episcopale verso la fine del III secolo e l'inizio del IV. In questo periodo, in seguito agli editti di Diocleziano e Massimiano subì il martirio. Fu sepolto a Spoleto, per essere traslato in seguito a Fusignano. Da qui, al tempo di Astorgio II Manfredi signore di Faenza, conte di Bagnacavallo e di Fusignano, venne trasferito a Faenza, tra il 1438 ed il 1444, dove attualmente risiedono ancora le sue spoglie, che si trovano nella cappella dedicata al Santo all'interno della cattedrale cittadina.
Autore: Vincenzo Moretti
|