† Saint-Germer-de-Flay, Oise, 30 dicembre 658
Martirologio Romano: A Fly presso Beauvais nel territorio della Neustria in Francia, san Geremáro, abate del locale monastero da lui fondato.
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Geremaro (lat. Geremarus; fr. Germer) è conosciuto da una Vita composta nel secolo IX e di cui esistono due recensioni ampliate che datano dai secoli XII o XIII. Questo racconto anonimo, dove abbondano errori di cronologia, non ha che un debolissimo valore storico.
Secondo questo biografo, Geremaro nacque a Vardes (Seme-Maritime) all’inizio del secolo VII. Divenne funzionario alla corte del re Dagoberto, si sposò, ebbe due figlie che morirono giovanissime e un figlio che divenne sant'Amalberto. Su consiglio di san Audoeno (frate Ouen) fondò il monastero dell’Isle-sur-Epte, oggi Saint-Pierre-au-Bois (Oise). Nel 649 abbandonò la corte, lasciò i suoi beni alla sua sposa e ai suoi figli e si ritirò nel monastero di Pentale (Eure) di cui divenne abate. Certi monaci non apprezzarono il suo governo e cercarono di ucciderlo; il loro tentativo fallì, e Geremaro decise di andare a vivere nella grotta di san Sansone, il fondatore del monastero.
Egli non visse d'altra parte come solitario: andavano a visitarlo molti sventurati che egli soccorreva con tutti i suoi mezzi. Fu ordinato prete dal suo amico sant'Audoeno, vescovo di Rouen. Nel 654 o 655, appresa la morte di suo figlio Amalberto, che aveva accompagnato il re in Guascogna, partì alla ricerca del suo corpo per ricondurlo a Pentale. Un prodigio ebbe luogo al passaggio del guardo di Gasny (Eure), e ciò indusse Geremaro a fondarvi un piccolo monastero in onore di san Giovanni. Dopo qualche mese passato a Pentale, decise di fondare un nuovo monastero che, su consiglio di sant'Audoeno, eresse a Flay, oggi Saint-Germer-de-Flay (Oise). Morì tre anni più tardi, il 30 dicembre 658. Trasportate a Beauvais nel 906, le reliquie di san Geremaro sono scomparse durante la Rivoluzione.
La sua festa è stata fissata non al 30 dicembre, ma al 24 settembre, senza che si possa indicare la ragione di tale scelta.
Il Martyrologium Romanum pone la data del culto al 30 dicembre.
Autore: Philippe Rouillard
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