Tardive biografie, risalenti ai secc. XI-XIII, non consentono di stabilire con sicurezza i particolari della vita di Egwino, giacché queste compilazioni contengono notizie leggendarie, o si soffermano su aspetti miracolosi e prodigiosi. Egwino (Eduino, Eguino) sarebbe nato nella seconda metà del sec. VII da una nobile famiglia della Mercia. Si fece monaco e poi uscì dal monastero per divenire il consigliere del re della Mercia, Etelredo (675-704). Verso il 693 fu nominato vescovo di Worcester, ma incontrò una notevole ostilità, soprattutto per aver tentato di attuare una riforma religiosa. I suoi nemici lo denunziarono a papa Sergio I, per cui egli decise di recarsi a Roma per difendersi e giustificarsi. Sul viaggio a Roma ha ricamato la leggenda : egli si sarebbe legato i piedi con catene chiuse con una chiave che fu gettata in mare, ma a Roma fu prodigiosamente trovata nello stomaco di un pesce pescato nel Tevere. Riconosciuta dal papa la sua innocenza, Egwino rientrò in Inghilterra, ove riprese il suo seggio episcopale. L'amico re della Mercia, Etelredo, gli donò poi un terreno sul quale costruì il monastero di Evesham, che il successore del re, Kenredo, ulteriormente beneficò. In questo periodo Egwino si interessò per una degna sepoltura di s. Adelmo nella chiesa del monastero di Malmesbury. Nel 709 compì un nuovo viaggio a Roma per accompagnare Kenredo ed Offa, re dell'Essex, desiderosi di prendere l'abito monastico nell'Urbe. Dal papa Costantino I, Egwino ottenne esenzioni per il proprio monastero. Rientrato in patria, morì il 30 dic. 717. Il 10 sett. 1039 e l'11 genn. 1183 furono compiute ad Evesham solenni traslazioni, per cui negli Uffici era commemorato anche in queste date.
Autore: Gian Domenico Gordini
Fonte:
|
|
|
|