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Card. Ricardo María Carles Gordò

Festa: Cardinale elettore

1926 -

Il cardinale Ricardo María Carles Gordó, arcivescovo emerito di Barcelona (Spagna), nasce a Valencia il 24 settembre 1926. È ordinato sacerdote il 29 giugno 1951. Si laurea poi in diritto canonico alla Pontificia Università di Salamanca. Svolge diversi incarichi pastorali, dedicandosi particolarmente ai giovani. Nominato vescovo di Tortosa il 6 giugno 1969, viene ordinato il 3 agosto successivo. Ricopre l'incarico di membro di varie commissioni episcopali. Il 23 marzo 1990 il Papa lo nomina arcivescovo di Barcelona, dove si impegna per riorganizzare la grande diocesi e rivolge la pastorale anche agli emarginati. Dal 15 giugno 2004 è arcivescovo emerito. È cardinale dal 26 novembre 1994.


Il Cardinale Ricardo María Carles Gordó, Arcivescovo emerito di Barcelona (Spagna) , nasce a Valencia il 24 settembre 1926. Compie gli studi obbligatori nel collegio delle Teresiane di Valenza e quelli superiori nel collegio di San José, dei Padri Gesuiti, nella stessa città.

Di questa epoca conserva un ricordo e un giudizio molto positivo. Dichiara infatti che «rimane di questi anni la cultura di base, lo spirito cristiano e l'esigenza nella pratica di alcune virtù umane e cristiane, con un tipo di disciplina che ha favorito molto la nostra promozione.

Mi sento profondamente grato per la formazione che abbiamo ricevuto noi, ragazzi di allora». «Riguardo alla mia famiglia - dichiara inoltre il Cardinale - se guardo all'inizio della mia biografia, trovo la fede di un bambino, alimentata dalla fede energica e salda di un padre buono, che vedeva ogni cosa alla luce della fede e dalla tenerezza di una madre, una tenerezza così visibile da spingermi ad aprire il mio piccolo cuore di bambino all'amore di Dio. Una fede condivisa da un fratello poco più grande di me per età - Dio non ha dato altri figli ai miei genitori - ma molto più grande di me per virtù umane e vita cristiana. E quanto più lo ricordo - è già morto, come pure i miei genitori - tanto più viva ed esemplare mi appare la sua testimonianza di fede».

Dopo un periodo di discernimento, durante il quale gli risultano molto utili gli orientamenti di un sacerdote diocesano e di un monaco molto saggio e santo, nonostante si senta profondamente attratto dagli studi scientifici (in particolare dalla chimica) decide di volgere la sua vita verso l'impegno della piena consacrazione a Dio ed entra nel Seminario maggiore dell'Arcidiocesi di Valencia, dove compie gli studi ecclesiastici. In quegli anni è allievo del Collegio «Corpus Christi» (chiamato anche 'del Patriarca') di Valencia.

È ordinato sacerdote nella stessa città il 29 giugno 1951. In seguito consegue la laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università di Salamanca (1953).

Nella sua diocesi di origine svolge diversi incarichi parrocchiali, tra i quali quello di parroco e di arciprete di Tavernes di Valldigna (1953) e di rettore della parrocchia di San Fernando, nella città di Valencia (1967). Si dedica in modo particolare alla pastorale per i giovani ed è consigliere della JOC, un apostolato per i giovani operai che ricorda con grande affetto. Mantiene ancora adesso contatti e amicizia con molti dei giovani della JOC, oggi padri e madri di famiglia. Successivamente viene nominato Rettore del convitto dei diaconi, delegato episcopale per il clero e consigliere diocesano di pastorale familiare.

Nominato Vescovo di Tortosa il 6 giugno 1969, viene consacrato nella cattedrale di Tortosa il 3 agosto successivo e quello stesso giorno prende possesso della diocesi.

La sua attitudine conciliare lo porta a potenziare gli organismi di comunione e di partecipazione dei presbiteri e dei laici all'opera apostolica. Convoca e promuove un Sinodo diocesano - l'unico celebrato nel periodo post-conciliare nelle diocesi catalane - con un'ampia partecipazione dei laici di tutte le parrocchie di Tortosa. Frutto di questo sinodo sono alcune Costituzioni sinodali che determinano opzioni pastorali diocesane chiaramente evangelizzatrici e missionarie. Ricopre l'incarico di membro di varie commissioni episcopali, presidente della sotto-commissione per la Famiglia e presidente della commissione per i Seminari e le Università.

Il 23 marzo 1990, il Santo Padre lo nomina Arcivescovo di Barcelona e il 27 maggio dello stesso anno prende possesso dell‚arcidiocesi. Durante il suo episcopato a Barcelona, il suo spirito conciliare lo porta a costituire i consigli diocesani presbiteriale e pastorale.

I suoi orientamenti per la pastorale diocesana si sono concretizzati nel piano pastorale «Identità, Comunione, Evangelizzazione» con cinque destinatari: i credenti non praticanti, i non credenti, la gioventù, gli emarginati e gli immigranti, la famiglia. Il suo ministero a capo dell'arcidiocesi mira a elevare il livello di spiritualità -crea in particolare l'Istituto di Teologia Spirituale di Barcelona- e a promuovere la pastorale per gli emarginati, attraverso l'azione sociale nei quartieri più bisognosi della grande città di Barcelona e nella sua periferia industriale.

Tra le questioni che più preoccupano l'Arcivescovo Carles Gordó vi sono il Seminario diocesano e le vocazioni sacerdotali. Riorganizza l'ampia arcidiocesi - che include 4 milioni di abitanti - in quattro zone episcopali, affidate ai cinque Vescovi ausiliari che sono stati nominati dopo il suo arrivo all'arcidiocesi di Barcelona.

Insieme alle restanti diocesi catalane - suffraganee dell'arcidiocesi di Tarragona - e grazie a una speciale concessione del Santo Padre, l'arcidiocesi di Barcelona partecipa anche al Concilio Provinciale di Tarragona, preparato da un'ampia riflessione in tutte le parrocchie e le associazioni di apostolato e le cui sessioni si sono svolte nel 1995.

Uno dei temi che più interessa l'Arcivescovo di Barcelona è il rapporto tra la fede e la cultura. È autore di un libro intitolato proprio Fe y Cultura, che raccoglie le conferenze e gli studi dedicati a questo tema e gli scritti pastorali settimanali che ha iniziato a produrre quando era ancora Vescovo di Tortosa.

Nel 1994, in occasione del 25.mo anniversario della sua ordinazione episcopale, ha pubblicato l'opera Cartas desde la vida misma, che raccoglie gli scritti settimanali su temi di attualità, scritti pubblicati in diversi giornali e divulgati dalle emittenti radio. L'Arcivescovo Carles Gordó infatti attribuisce una grande importanza alla presenza del messaggio cristiano nei moderni mezzi di comunicazione sociale.

Dal 15 giugno 2004 è Arcivescovo emerito di Barcelona.

Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 26 novembre 1994, del Titolo di S. Maria Consolatrice al Tiburtino.

È membro:
- della Congregazione per l'Educazione Cattolica;
- della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede;
- del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede.


Fonte:
Zenit (aggiornata al 15.06.2004)

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Aggiunto/modificato il 2005-04-17

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