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Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi e della Commissione disciplinare della Curia Romana, il cardinale Juliàn Herranz è nato nel 1930 a Baena, in Spagna. Nel 1949 conosce l'Opus Dei e vi aderisce. A Barcellona ottiene la licenza in medicina, con specializzazione in psichiatria. È ordinato sacerdote nel 1955 e svolge il suo ministero in Italia, dove si laurea in diritto canonico. Negli oltre 40 anni di servizio alla Santa Sede realizza missioni in tutto il mondo. Nel 1983 è segretario della Pontificia Commissione per l'Interpretazione del Codice di Diritto canonico. È consacrato vescovo nel 1991. Nel 1994 è presidente del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi. Per ventidue anni vive accanto al fondatore dell'Opus Dei, san Josemaría Escrivá de Balaguer, che ha un'influenza decisiva in lui. È cardinale dal 2003.
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Il Cardinale Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e della Commissione Disciplinare della Curia Romana, è nato il 31 marzo 1930 a Baena, diocesi di Córdoba (Spagna).
Primo di quattro fratelli, ha compiuto gli studi liceali a Madrid, dove suo padre (medico) si era trasferito con la famiglia. Nel 1949 conosce l' Opus Dei e vi aderisce, iniziando un intenso apostolato negli ambienti universitari: prima a Madrid, poi a Barcellona, nella cui università ha ottenuto la licenza in Medicina, con specializzazione in Psichiatria.
Conclusi gli studi teologici nel Seminario internazionale dell' Opus Dei a Roma e ordinato sacerdote il 7 agosto 1955, ha svolto il suo ministero in Italia, dove si è laureato in Diritto Canonico nella Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino, disciplina che poi ha insegnato come Professore straordinario all'Università di Navarra.
Chiamato nel 1960 nella Curia Romana per occuparsi di questioni riguardanti la disciplina del clero, risiede da allora stabilmente a Roma, anche se negli oltre 40 anni di servizio alla Santa Sede ha realizzato missioni in tutto il mondo. Durante il Concilio Vaticano II ha collaborato nella Commissione che ha preparato il Decreto Presbyterorum Ordinis, ed ha iniziato rapporti di lavoro ed amicizia con noti teologi e canonisti.
Promulgato il nuovo «Codice di Diritto Canonico» il 25 gennaio 1983, Giovanni Paolo II lo ha nominato Segretario della Pontificia Commissione per l'Interpretazione Autentica del Codice di Diritto Canonico. A seguito del cambiamento di titolo della Commissione, divenuta nel frattempo Pontificio Consiglio per l'Interpretazione dei Testi Legislativi, il 15 dicembre 1990 lo ha nominato Segretario del nuovo dicastero assegnandogli la Sede titolare di Vertara e consacrandolo Vescovo nella Basilica di San Pietro il 6 gennaio 1991. Il 19 dicembre 1994 è stato promosso Arcivescovo e Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
Ha tenuto conferenze in 25 università e in numerosi congressi e simposi organizzati da società canonistiche. Nel 1992 è stato nominato Giudice del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e, successivamente, il Papa lo ha chiamato a svolgere i seguenti ministeri nella Santa Sede: Presidente della Commissione disciplinare della Curia Romana (1999), Membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (2001) e della Congregazione per il Clero (1999), Consigliere della Pontificia Commissione per l'America Latina (1999).
Ha fatto parte di Delegazioni della Santa Sede in occasione di importanti incontri internazionali. Membro o collaboratore di vari istituti accademici, ha partecipato a Congressi e Convegni di Diritto Canonico. Numerose sono le sue pubblicazioni.
Per ventidue anni ha vissuto accanto al Fondatore dell'Opus Dei, san Josemaría Escrivá de Balaguer, che ha avuto una influenza decisiva nella sua vita.
Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 ottobre 2003, Diacono di S. Eugenio.
È Membro: - delle Congregazioni: per i Vescovi; delle Cause dei Santi; per l'Evangelizzazione dei Popoli; per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; - del Pontificio Consiglio per i Laici: della Pontificia Commissione «Ecclesia Dei»; - del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
Fonte:
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Zenit (aggiornata al 03.02.2005)
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