Il Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, è nato nel cuore della vecchia Roma (Italia), a Campo Marzio, il 1° agosto del 1916. Compiuti gli studi inferiori entrò nel Pontificio Seminario Romano minore per gli studi ginnasiali e liceali. Furono questi gli anni in cui maturò la sua vocazione sacerdotale. Una vocazione favorita soprattutto dallo spirito con il quale egli visse la militanza nelle file dell'Azione Cattolica Italiana alla quale dedicò le migliori energie giovanili e, successivamente per ben quindici anni, quelle del pastore zelante come Assistente Ecclesiastico nazionale.
La storia "sacerdotale" del Cardinal Angelini è legata singolarmente alla figura di Papa Pio XII. La volontà di servire il Signore per il resto della vita divenne certezza nel giovane Fiorenzo quando, scelto insieme ad altri due seminaristi romani per offrire simbolicamente il dono dei Seminaristi di tutto il mondo a Papa Pacelli in occasione del giubileo sacerdotale, si ritrovò dinnanzi a Pio XII e restò affascinato da quella ieratica figura. Per la verità quello era il secondo incontro con Pio XII. Qualche anno prima infatti il giovane Fiorenzo era stato ricevuto in Udienza insieme ad altri coetanei in occasione della loro Prima Comunione. In quella circostanza il Papa, giunto dinnanzi a lui, aveva preso il suo volto tra le mani e, guardandolo dritto negli occhi, aveva detto "di questo giovanotto faremo senz'altro qualcosa per la Chiesa". È un ricordo questo che tramandano quanti gli sono più vicini: il Card. Angelini ne è un geloso custode segreto.
Compiuti gli studi filosofici presso la Pontificia Università Lateranense, conseguito il Baccellierato in Filosofia e laureatosi in Teologia con specializzazione in Mariologia nella Pontificia Facoltà Teologica Marianum, il 3 febbraio del 1940 fu ordinato sacerdote. Erano i tempi duri della guerra. Il giovane prete fu inviato ad aiutare il Parroco di San Michele Arcangelo, una parrocchia dell'estrema periferia di Roma, a Pietralata, dove più dura si mostrava la crudeltà della guerra. A Pietralata abitava tutta la gente più diseredata della città. C'era bisogno di tutto e nessuno era in grado di fornire il minimo di assistenza. Monsignor Angelini si rimboccò le maniche e cominciò a dedicarsi alla gente sofferente. Fondò il Segretariato di Assistenza al popolo, un'organizzazione divisa in sezioni diverse ognuna delle quali capace di venire incontro alle esigenze della gente. Nel primo periodo di attività del Segretariato furono assistite 20.000 persone. Monsignor Angelini aprì poi in Via Pannonia a Roma, una mensa capace di fornire di un pasto caldo duemila persone. Lui stesso si occupava di spaccare la legna necessaria a far funzionare le cucine della mensa.
Questo suo notevole impegno non passò inosservato. Fu chiamato a ricoprire l'incarico di Assistente Ecclesiastico Nazionale degli Uomini di Azione Cattolica. Era il 1945. Si fece promotore, in questa sua nuova missione pastorale, di numerose e diverse iniziative di carattere culturale, sociale e ricreativo. Tra l'altro in questo periodo organizzò la prima Fiera della stampa cattolica.
Il momento più esaltante lo visse nel 1947 quando con il Professor Gedda organizzò quella che al tempo fu definita "la più grande adunata di popolo": portò duecentocinquantamila uomini di Azione Cattolica in Piazza San Pietro per un grande incontro con Pio XII. Fu la prova generale per lo storico raduno del 18 aprile del 1948.
Contemporaneamente a questo incarico si impegnò nell'insegnamento della religione nelle scuole statali e per sette anni (dal 1947 al 1954) fu anche Maestro delle Cerimonie Pontificie.
Alla guida spirituale degli uomini di Azione Cattolica restò sino al 1959. Tra le testimonianze del suo impegno restano la realizzazione della chiesa parrocchiale di San Leone Magno, al quartiere romano Prenestino, donata dagli uomini di Azione Cattolica nel 1952 a Pio XII, il quale tra l'altro inaugurò personalmente la chiesa, e la realizzazione del Centro Pio XII per un Mondo Migliore sulla via dei Laghi (Castel Gandolfo), nel 1956. Anche per questo centro ci fu l'inaugurazione ufficiale da parte del Papa.
Il 27 giugno 1956 fu eletto Vescovo titolare di Messene (fu ordinato Vescovo il 29 luglio successivo nella Chiesa di S. Ignazio in Roma) e venne chiamato ad occuparsi dell'Assistenza spirituale nelle cliniche e negli ospedali di Roma. Da questo momento iniziò il suo instancabile impegno nel mondo della sanità. Dal gennaio 1977 al febbraio 1985 è stato anche Vescovo Ausiliare per la diocesi di Roma.
L'11 febbraio 1985 venne nominato dal Santo Padre Pro-Presidente della Pontificia Commissione per la Pastorale degli Operatori Sanitari e promosso Arcivescovo. Nel 1988 divenne Presidente della medesima Commissione, denominata poi Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari.
Rendere più umano il volto della sofferenza è stato lo scopo principale di un'attività che, esplorando il mondo scientifico ai più alti livelli, ha tentato di porre l'uomo che soffre al centro della sanità. I medici furono il suo primo "obiettivo". Fondò nel 1959 l'Associazione dei Medici Cattolici Italiani divenendone Assistente Ecclesiastico Nazionale. In essi inculcò il principio del servizio generoso, totale e completo da rendere al fratello malato.
Successivamente dette un nuovo impulso alla pastorale dei cappellani ospedalieri. Egli stesso si ritrovava spesso al capezzale dei morenti per portare il conforto della estrema unzione. Al Concilio Ecumenico Vaticano II fu proponente dell'attuale liturgia del Sacramento dell'Unzione per gli Infermi. Quindi si rivolse al mondo scientifico per sollecitarne un maggiore impegno nella ricerca di tutti i rimedi possibili per lenire la sofferenza ma soprattutto per riaffermare la centralità dell'uomo.
Su questi grandi valori egli ha voluto che si incontrassero scienziati di tutte le parti del mondo, di razze e religioni diverse offrendo loro la possibilità di superare steccati e barriere artificiose in nome dell'umanità. Rientrano in questo ideale sia la realizzazione di corsi internazionali di Medicina e Morale, sia l'organizzazione di grandi Conferenze Internazionali che annualmente, dal 1986, hanno affrontato tematiche fondamentali per la vicenda umana: "I farmaci a servizio della vita umana" (23-25 ottobre 1986); "L'umanizzazione della medicina" (10-12 novembre 1987); "Longevità e qualità della vita" (8-10 novembre 1988); "Vivere, perché", sull'AIDS (13-15 novembre 1989); "A immagine e somiglianza di Dio: la mente umana" (15-17 novembre 1990); "Droga e Alcolismo contro la vita" (21-23 novembre 1991); "Le vostre membra sono il corpo di Cristo. Le persone disabili nella società" (19-21 novembre 1992); "Il bambino è il futuro della società" (18-20 novembre 1993); "Homo vivens est gloria Dei. Conoscere, amare e servire la vita" (24-26 novembre 1994); "Vade et tu fac similiter. Da Ippocrate al Buon Samaritano" (23-25 novembre 1995).
Autore di oltre quattrocento pubblicazioni su argomenti di etica medica, di assistenza socio-sanitaria e religiosa tra le corsie degli ospedali, ha fondato innumerevoli opere sanitarie nei Paesi del Terzo Mondo ottenendo una lunga serie di alti riconoscimenti.
Quasi a coronamento della sua lunga attività nel campo dell'assistenza, nel luglio 1991 prende avvio la realizzazione di un grande centro di assistenza per malati terminali, con annesso ambulatorio polispecialistico, a Mosca.
Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, 31 ottobre 1996.
Dal 1997 - anno della fondazione - è stato Presidente dell’Istituto internazionale di ricerca sul Volto di Cristo.
Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 28 giugno 1991, del Titolo di S. Spirito in Sassia, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo Presbiterale.
Il Cardinale FIorenzo Angelini è morto a Roma il 22 novembre 2014.
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