Il Cardinale Giovanni Cheli, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, è nato a Torino (Italia) il 4 ottobre 1918. Fa parte della Diocesi di Asti dove venne ordinato sacerdote il 21 giugno 1942 dal Vescovo di allora, Mons. Umberto Rossi.
Iniziò la sua attività di sacerdote nel Seminario diocesano come Prefetto di disciplina e professore di francese, storia e matematica. Gli fu affidato contemporaneamente anche il compito di assistente diocesano del settore giovanile dell'Azione Cattolica e di vice parroco festivo nel paese di Isola d’Asti.
Nel 1946 fu inviato a Roma per perfezionare gli studi di Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Assegnato come cappellano delle Suore della Misericordia di Verona, nel popoloso quartiere Prenestino, nel tempo lasciatogli libero dai corsi universitari svolse un intenso lavoro pastorale nella Cappella dell’Istituto del Sacro Cuore, che fungeva da chiesa succursale della Parrocchia di Sant’Elena. Oltre alle lunghe ore consacrate al confessionale ed alla predicazione al popolo, si dedicò in modo particolare alla gioventù, formando un nutrito gruppo di chierichetti e il XX Reparto Scout dell'A.S.C.I.
Conseguita la licenza in teologia e, su richiesta del proprio Vescovo, la laurea in Diritto Canonico, rientrò in Diocesi. Ma venne in seguito chiamato alla Pontificia Accademia Ecclesiastica per il servizio diplomatico della Santa Sede.
Nel 1952 fu inviato alla Nunziatura Apostolica in Guatemala in qualità di Addetto. Pur dando tutto lo spazio necessario al lavoro della Rappresentanza Pontificia, poté altresì dedicarsi alla formazione religiosa dei giovani, e dare vita a varie iniziative in loro favore tra cui quella degli Scout cattolici. Insegnò inoltre all’Università Cattolica Santa Maria, fondata in quegli anni dai Gesuiti.
Nel 1955, già Segretario, passò alla Nunziatura di Spagna, dove rimase fino al 1962.
Nel settembre di quell’anno fu trasferito alla Nunziatura Apostolica in Italia e nel 1967 venne chiamato al Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa dove, per sei anni, fu stretto collaboratore dell'allora Segretario di quella Sezione della Segreteria di Stato, l’Arcivescovo Agostino Casaroli, con il compito di condurre le trattative fra la Santa Sede e alcuni Paesi dell'Est.
Nel 1973 fu nominato Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e, l’8 settembre 1978, Arcivescovo titolare di Santa Giusta e primo Nunzio Apostolico presso quell’Organizzazione Internazionale. Ricevette la consacrazione episcopale il 16 settembre dello stesso anno.
Otto anni dopo, nel settembre 1986, venne richiamato a Roma come Pro-Presidente della Pontificia Commissione per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti divenuta poi, con la Costituzione Apostolica «Pastor Bonus» del 1988, Pontificio Consiglio della Pastorale dei Migranti e degli Itineranti. Divenne così il primo Presidente di quel nuovo Dicastero della Santa Sede.
Presidente emerito del menzionato Pontificio Consiglio dall’ottobre del 1998, si dedica attivamente a varie attività pastorali e di studio.
È insignito dell'Ordine di Isabella la Cattolica; di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e della "Verdienstkreuz" della Repubblica Federale di Germania.
Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale del concistoro del 21 febbraio 1998, del Titolo dei Santi Cosma e Damiano, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo presbiterale (1° marzo 2008).
Il Cardinale Giovanni Cheli è deceduto l'8 febbraio 2013.
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