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Liberio Papa

Festa: .

† Roma, 24 settembre 366

(Papa dal 17/05/352 al 24/09/366)

Disgraziatamente la leggenda s’è impadronita ben presto della figura di Liberio, il quale venne trasformato in una specie di rinnegato, aderente al partito ariano ed in conseguenza un persecutore di Felice II. Ne seguì che il primitivo culto tributato dopo morte al travagliato Pontefice e che sino ad oggi è comune a tutte le Chiese orientali, in Roma a poco a poco venne meno. Anche oggi Liberio passa poco meno per un lapso, vittima della perfidia dell’imperatore Costanzo. [...] Nel medio evo pare che in qualche calendario romano se ne festeggiasse la memoria il 17 maggio e il 23 settembre. Il calendario bizantino, il 27 agosto, celebra la memoria “τοῦ ὁσίου πατρόσ ἡμῶν καί ὁμολογητοῦ Λιβερίου Πάπα Ῥωμης” – Padre nostro, confessore della Fede e Papa di Roma. I Copti lo festeggiano il 9 ottobre: “Il riposo di san Liberio, vescovo di Roma e difensore della Fede”. Di nuovo ne ricorre la memoria il quarto giorno del loro piccolo mese supplementare: “Commemorazione di Liberio vescovo di Roma”. [...] Dopo morto, Liberio venne salutato sol titolo di confessore e di martire [...]. Insomma, quando a riguardo di papa Liberio sant’Ambrogio scriveva alla propria sorella Marcellina: “Tempus est, soror sancta, ea quae mecum conferre soles, beatae memoriae Liberii, preaecepta revolvere, ut quo vir sanctior, eo sermo accedat gratior” (De virg. , c. IV), egli rifletteva la primigenia tradizione della Chiesa Romana, tradizione che venuta più tardi meno nell’Eterna Città, ci è stata nondimeno conservata intatta dalle più antiche Chiese di Oriente.



Oramai i cristiani non avevano quasi più nemici sul piano temporale. Le lotte per il potere spirituale e laico si stavano ormai involvendo all'interno della stessa religione... anche se...
Atanasio, vescovo di Alessandria stava alacremente combattendo contro l' arianesimo di Costantino quando, il 17 aprile del 352 fu eletto papa Liberio, contro il quale mosse le stesse accuse.
La risposta del pontefice fu immediata ed alla fine dello stesso anno fu convocato il primo concilio di Roma che riconfermò il credo affermato nel concilio di Nicea.
Le diatribe interne non si placavano, nonostante le confessioni e le sconfessioni. Fu così che Liberio "chiese all'imperatore Costanzo" di poter indire un nuovo concilio ad Aquileia.
Anzichè Aquileia l'imperatore convocò il concilio ad Arles ed alla sua presenza Atanasio fu condannato all'esilio, tra lo stupore dei presenti ivi compreso il pontefice che non avrebbe voluto arrivare a tanto ma solo chiarire le comuni idee dogmatiche.
Per tentare di limitare i danni, Liberio chiese all'imperatore la convocazione di un ulteriore concilio che fu tenuto a Milano nell'aprile del 355 dove fu nuovamente sconfitto dalle decisioni imperiali che confermarono l'esilio di Atanasio e di conseguenza l' affermazione dell'arianesimo.
La comunicazione all'imperatore dell'amarezza del pontefice, rientrato a Roma, non si fa attendere percorrendo le vie più note della comunicabilità dell'epoca.
Liberio fu arrestato e ricondotto a Milano. Costanzo intima a Liberio : "diventa il papa degli ariani e tornerai a Roma", Liberio rispose : "A roma ho già preso commiato dai fratelli".
Il papa fu esiliato a Berea in Tracia e con Lui finirono in esilio San Ilario e San Gerolamo, oltre che al già confinato Atanasio. Il suo posto fu preso dall'ariano Felice, nominato dallo stesso imperatore Costanzo, ma l'impopolarità di questo antipapa "ante litteram" finì per far riconsiderare la posizione imperiale.
A Liberio fu consentito di rientrare a Roma e Felice fu scacciato ma il costo di questa operazione consistette nella sottoscrizione di una sorta di "rivisitazione" del VERBO di Nicea che assomigliò quasi ad un tradimento a favore degli ariani, durante il concilio di Sirmio (dna: nell'attuale Serbia Voivodina) nell'estate del 358.
Ciò nonostante non bastarono ancora due concili per definire la questione ariana e soprattutto la posizione della chiesa romana nei confronti dell'eresia ariana, quello di Rimini per l'impero d'occidente e quello di Seleucia (nda: probabilmente San di Pieria - porto di Antiochia) per l'impero d'oriente.
Il 3 novembre 361 morì l'imperatore Costanzo e gli successe Giuliano (nda: uno dei figli di Costantino). Nel giugno del 363 morì Giuliano al quale successe Valentiniano I, convinto assertore dell'ecumenismo niceiano, il quale convocò il concilio tenutosi a Lampsaco (nda: situata sulla riva ellenica dell'Eellesponto) nel 364 per far annullare le decisioni di Costanzo e condannare l' arianesimo.
Liberio morì il 24 settembre del 366 e fu sepolto nel cimitero di Santa Priscilla.
La sua beatificazione è dovuta alla costruzione della basilica di Santa Maria Maggiore, sull'Esquilino, nel punto in cui il pontefice segnò una croce sulla neve caduta poco prima che egli morisse.


Autore:
Franco Gonzato

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Aggiunto/modificato il 2024-09-24

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