m. 537
(Papa dal 29/03/537 al 07/06/555) Romano, fu eletto Papa grazie agli intrighi dell'imperatrice Teodora. Il suo pontificato fu segnato da gravi problemi dottrinali. Costretto dall'imperatore Giustiniano a trasferirsi a Costantinopoli, rimase nella capitale d'Oriente 10 anni.
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Vigilio, che era stato designato da papa Bonifacio II (22 sett. 530 – 17 ott. 532) a suo successore, non potè accedere all’alta dignità per l’opposizione del Clero e del Senato Romano. Vide così salire sul soglio di Pietro prima Giovanni II (2 genn. 533 – 8 maggio 535), poi s.Agapito (13 maggio 535 – 22 apr. 536) ed infine s.Silverio eletto il 1 giugno del 536. Vigilio, ottenuta la tiara pontificia il 29 marzo del 537, per volontà del generale Belisario, fece deportare s.Silverio all’isola di Palmaria dove, dopo aver abdicato l’11 novembre, morì il 2 dicembre del 537. Con la rinuncia di s.Silverio e con il riconoscimento da parte del Clero Romano, Vigilio divenne legittimo pontefice. Ravvedutosi, restaurò catacombe, luoghi di culto e difese la fede. Baronio, in pieno contrasto con il giudizio che abbiamo del cronista del Liber Pontificalis, così lo ricorda negli Annales:“Divenuto papa, egli proferisce parole nuove, profetizza in accordo con i santi padri, con una mirabile trasformazione, si è mutato in un altro uomo, da nemico in difensore, da persecutore in predicatore, da blasfemo in confessore e in ogni cosa da perfido in devoto”. Il 25 novembre del 545 Vigilio lasciò Roma alla volta della Sicilia, dove soggiornò un anno; nell’autunno del 546 salpò per Costantinopoli, sempre nell’intento di difendere gli interessi della Chiesa romana. Giuntovi il 25 gennaio dell’anno successivo, cercò invano un accordo con l’imperatore Giustiniano, a favore dell’unità della fede Cattolica. Morì, durante il viaggio di ritorno verso Roma, a Siracusa, il 7 giugno del 555. Le sue spoglie furono traslate nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria ed in seguito portate in S.Pietro in Vaticano.
Autore: Giovanni Sicari
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