Il nome Pelagio deriva dal greco, latinizzato in Pelangius, e significa “marino”. Il Beato Pelagio, romano, figlio di Unigildo, goto di origine, fu consacrato Papa il 26 novembre dell’anno 579 senza la conferma imperiale. Roma all’epoca era assediata dai longobardi. Il Pontefice Pelagio II, visto che ogni richiesta d’aiuto rivolta verso l’impero d’Oriente rimaneva vana, pensò che i Franchi (fedeli cristiani) si potessero sostituire all’imperatore di Bisanzio come difensori di Roma e del papato. Fu un buon profeta, infatti la cosa si verificò circa un secolo dopo. Durante il pontificato di Pelagio lo scisma con la chiesa di Aquileia non riuscì ad essere composto, anche per la difficoltà dei collegamenti stradali di quel periodo. Si raffreddarono anche i rapporti con la chiesa di Costantinopoli il cui vescovo si intitolava “patriarca ecumenico”. Pelagio protestò contro l’assunzione di un tale titolo che comportava l’uso di più ampi poteri, e pur restando inascoltato ne proibì l’adozione. Come se non bastasse l’assedio di Roma, durante il pontificato di Pelagio II ci fu anche lo straripamento del Tevere in piena, nell’anno 589. L’anno dopo scoppiò la peste chiamata lues inguinaria (la famosa “morte nera” che proveniva dall’Egitto e che fece strage di uomini e animali in vaste zone dell’Europa). Pelagio morì proprio di peste il 7 febbraio del 590 e fu sepolto in San Pietro. Gli succedette San Gregorio I Magno.
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