Zapotlanejo, Messico, 8 settembre 1868 - 30 luglio 1959
Nasce l'8 settembre 1868 a Zapotianejo in Messico. Il suo nome è Maria Navidadad Venegas de la Torre. L'8 dicembre 1898 entra a far parte dell'Associazione delle Figlie di Maria. Nel 1905 entra a far parte di una piccola comunità di donne dedite alla cura degli infermi nell'ospedale del Sacro Cuore di Gudalajara. Spese come infermiera buona parte della sua vita a favore dei malati. Fonderà l'istituto delle figlie del Sacro Cuore di Gesù. Nel 1921 viene eletta superiora generale della sua congregazione. Nel 1930 prende il nome di Maria di Gesù Sacramentato. Muore il 30 luglio 1959. (Avvenire)
Martirologio Romano: Nello stesso luogo, beata Maria di Gesù Sacramentato Venegas de la Torre, vergine, che per cinquantaquattro anni si dedicò alla cura degli infermi in un piccolo ospedale per i poveri, nel quale fondò la Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù.
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“I vecchi sono viaggiatori che se ne vanno e bisogna accompagnarli con la maggior tenerezza possibile”: una frase così può solo stare sulle labbra di una persona sensibilissima ed attenta, premurosa e delicata, talmente innamorata di Cristo da vederlo in ogni persona anziana e sofferente. Ed è così delineata la figura e la personalità di Maria di Gesù Sacramentato Venegas de la Torre, la prima donna messicana proclamata santa. Suo papà è un cattolico, tanto fervente e convinto da rinunciare agli studi universitari in giurisprudenza nel momento in cui si accorge che stanno minando la sua fede. Ed è questa testimonianza di cristiano coerente e coraggioso che riesce a trasmettere ai suoi dodici figli, che lo seguono nei suoi vari spostamenti in terra messicana, ma dovunque vanno a stabilirsi per prima cosa imparano a riconoscere nella parrocchia il loro punto di riferimento. Maria Natividad (così battezzata proprio perché nata l’8 settembre dell’anno 1868) cresce fervorosamente devota e cristianamente convinta, formandosi spiritualmente tra le Figlie di Maria e lasciandosi guidare dai vari parroci che incontra sul suo cammino. A 16 anni è orfana di mamma, a 19 le muore anche il papà e va così a vivere da una zia, mentre in lei comincia a farsi strada l’idea di consacrarsi completamente a Cristo in un ordine religioso: una decisione che medita fino ai 37 anni, quando un corso di esercizio spirituali le chiarisce le idee. Si consacrerà a Dio ma non, come le consigliano gli altri, in una congregazione di vita contemplativa. Preferisce fare di testa sua e sceglie di aggregarsi alla “Figlie del Sacro Cuore”, una comunità di pie donne che da più di vent’anni gestisce a Guadalajara un piccolo ospedale per i poveri. Non si tratta di una vera e propria congregazione religiosa, ma di un’associazione laicale riconosciuta dalla Chiesa, che sta aspettando il suo leader. Maria Natividad si tuffa per 16 anni nell’assistenza dei poveri e dei malati, accettando i vari incarichi che le vengono assegnati fino a quello di Superiora. Qualche mese dopo l’elezione è lo stesso vescovo diocesano a suggerirle di scrivere le Costituzioni per un’autentica comunità religiosa che poi possa essere approvata come Congregazione. Forse nessuno poteva essere più inadeguato di lei per simile incarico eppure in tre anni riesce a far prendere forma alla Congregazione Religiosa delle Figlie del Sacro Cuore, che ancora oggi, nello spirito della fondatrice, si prende cura di anziani poveri e malati: in Messico, in Guatemala, nell’Honduras e, più recentemente, anche in Africa. Lei, sorridente e semplice, guida la nuova Congregazione fino al 1954, quando passa la mano alla nuova superiora tornando nell’ombra. Trascorre gli ultimi anni in mezzo a grandi sofferenze fisiche, spirando serenamente ultranovantenne il 30 luglio 1959. Giovanni Paolo II la beatifica il 22 novembre 1992 e la proclama santa il 21 maggio 2000.
Autore: Gianpiero Pettiti
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