>>> Visualizza la Scheda del Gruppo cui appartiene
Cork, Irlanda, 1608 - Clonmel, Irlanda, 12 maggio 1654
Entrò giovane nell’Ordine di s. Agostino e studiò in Spagna, a Parigi e a Bruxelles. Nel 1641 ritornò in Irlanda alcuni anni prima del sollevamento dell'Ulster.Esercitò il ministero sacerdotale di nascosto ed ebbe diversi incarichi e uffici all’interno della Famiglia agostiniana d’Irlanda.Tradito per cinque sterline, fu catturato con indosso i paramenti sacri nella mattina del sabato santo del 1654. Furono anche ritrovati i suoi scritti in difesa della fede cattolica.Incarcerato non rinunciò alla fede e all’obbedienza al Papa. Accusato di tradimento, in virtù della proclamazione del 6 gennaio 1653 che proibì ai sacerdoti di restare nel paese, fu condannato ad essere “appeso per il collo fino a che non sopraggiunga la morte”. Nel tragitto verso il patibolo esortava la folla alla fede nella Chiesa ed alla fedeltà al Papa. Perdonò chi lo aveva tradito. Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 settembre 1992 insieme ad altri 16 martiri irlandesi uccisi tra gli anni 1579 e 1654.
Martirologio Romano: A Clonmel in Irlanda, beato Guglielmo Tirry, sacerdote dell’Ordine dei Frati di Sant’Agostino e martire sotto il regime di Oliver Cromwell per la sua fedeltà alla Chiesa di Roma.
|
Nato nella città di Cork (Irlanda) nel 1608 da una famiglia di commercianti profondamente cattolica, nella quale vi fu anche uno zio vescovo con lo stesso nome, entrò nell'Ordine di s.Agostino e studiò a Valladolid (Spagna), a Parigi e a Bruxelles. Per obbedienza ai suoi superiori, ritornò in Irlanda alcuni anni prima che il sollevamento dell'Ulster cominciasse, nel 1641.
Nel 1646 divenne socio del provinciale p. O’Driscoll e nel 1649 Priore del convento di Skreen. Dopo l’arrivo di Cromwell l’esercizio di quest'ufficio gli fu impossibile. Così servì a Fethard (Tipperary) come educatore di un figlio di parenti ed esercitando di nascosto il ministero sacerdotale.
Tradito per cinque sterline, fu catturato con indosso i paramenti sacri nella mattina del sabato santo del 1654. Nella stessa circostanza si trovarono scritti suoi in difesa della fede cattolica.
P. Tirry fu gettato nel carcere di Clonmel. Gli fu offerta la libertà in cambio della sua adesione alle dottrine protestanti ma inutilmente. Il tribunale lo accusò di tradimento in virtù della proclamazione del 6 gennaio 1653 che proibiva ai sacerdoti di restare nel paese.
Nella difesa rispose che negli affari temporali avrebbe riconosciuto il governo, ma in quelli spirituali doveva seguire la sua coscienza, ubbidendo ai superiori del suo Ordine ed al Papa, e perciò doveva rimanere nel paese.
Dopo qualche esitazione, il tribunale, sotto l’influsso dei militari, lo giudicò colpevole, condannandolo ad essere “appeso per il collo fino a che non sopraggiunga la morte”.
P. Tirry vestì per l’esecuzione l’abito agostiniano con il rosario. Nel cammino verso la collina presso Fethard, in cui doveva essere eseguita la sentenza, con le catene ai polsi e una corda al collo, esortò la folla alla fede nella Chiesa ed alla fedeltà al Papa. Già sul patibolo, dopo aver perdonato ai tre che lo avevano tradito e dopo aver pregato per loro, chiese perdono dei suoi peccati, domandando l’assoluzione di qualche sacerdote, che per caso si trovasse sul posto. Sperava che p O'Driscoll potesse essere presente. E infatti era lì tra la folla.
Morì impiccato nel 1654, il 2 maggio, secondo il calendario giuliano, il 12 secondo quello gregoriano seguito nella maggior parte d'Europa.
Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 settembre 1992 insieme ad altri 16 martiri irlandesi uccisi tra gli anni 1579 e 1654.
La sua memoria liturgica ricorre il 12 maggio.
Autore: P. Bruno Silvestrini O.S.A.
|