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San Possidio
Festa:
16 maggio
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Il ricordo di S. Possidio resta unito, sia come religioso che come vescovo, a quello di s.Agostino, della cui eredità monastica è il maggiore rappresentante insieme a s. Alipio.Il rapporto di amicizia di Possidio con Alipio e Agostino sembrano essere iniziate al tempo della fondazione del monastero maschile ad Ippona.Possidio fu il primo biografo di Agostino, con il quale visse "in dolce familiarità per circa 40 anni". Fu eletto vescovo di Calama verso il 397. Per difendere i diritti della Chiesa africana si recò per ben due volte in Italia. Con Agostino ed Alipio partecipò ai Concili d' Africa, figurando anche, nella famosa riunione avvenuta a Cartagine nel 411 tra cattolici e donatisti, tra i sei prescelti dai 266 vescovi cattolici, per parlare a nome di tutti. S. Possidio muore verso il 437. Dal 1671 l'Ordine agostiniano celebra la sua festa, insieme a quella di s.. Alipio il 16 maggio.
Martirologio Romano: Commemorazione di san Possidio, vescovo di Guelma in Numidia, nell’odierna Algeria, che, discepolo e amico fedele di sant’Agostino, fu presente alla sua morte e ne scrisse una celebre biografia.
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S. Possidio fu tra gli amici intimi di Agostino. Si formò cristianamente nel monastero che questi aveva fondato accanto alla chiesa, ad Ippona, e lì visse per alcuni anni, finché, intorno al 400, fu eletto vescovo di Calama, città della Numidia. In tale veste fu, insieme con Alipio, Evodio e qualche altro, uno dei luogotenenti più fidati e capaci di Agostino, sì che lo troviamo di frequente partecipe degli avvenimenti che contraddistinsero le controversie con i donatisti e con i pelagiani. Basterà ricordare la sua partecipazione ai Concili antidonatisti di Cartagine del 403 e 407 e, soprattutto, alla grande conferenza tenuta nel 411 sempre a Cartagine fra cattolici e donatisti. Particolarmente inviso a questi, fu da loro sottoposto a gravi violenze, mentre per dei contrasti sorti a Calama corse dei rischi anche da parte dei pagani. Partecipò ancora ai Concili antipelagiani di Milevi nel 416 e di Cartagine nel 419, e fu incaricato di due missioni ufficiali in Italia presso l'imperatore nel 409 e nel 410. Al tempo dell'invasione vandalica, nel 428 Calama fu devastata dai barbari e Possidio si rifugiò ad Ippona, presso Agostino che viveva allora le sue ultime ore. Poté così assistere al trapasso del suo maestro ed amico, che con tanta commossa partecipazione descriverà negli ultimi capitoli della biografia. Dopo l’incendio di Ippona ebbe modo di tornare a Calama, ma solo per poco: infatti nel 437 fu tra coloro che si opposero all’ordine di Genserico, il quale voleva imporre la fede ariana nei suoi domini, e perciò fu scacciato dalla sua sede. Dopo questo fatto non abbiamo più notizie di lui. I Canonici Regolari e l'Ordine agostiniano ne celebrano la festa, insieme a quella di s. Alipio il 16 maggio. Il culto di questi due massimi rappresentanti dell' eredità monastica di Agostino fu confermato da Clemente X con il breve Alias a Congregatione il 19 agosto 1672.
Autore: P. Bruno Silvestrini O.S.A.
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