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Beato Francesco Spoto Sacerdote e martire
Festa:
27 dicembre
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Raffadali, Agrigento, 8 luglio 1924 - Erira, Congo, 27 dicembre 1964
Nato l'8 luglio 1924 a Raffadali in provincia di Agrigento, nel 1936, Francesco Spoto entra nel seminario dei padri Bocconisti a Palermo e il 22 Luglio 1951 viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini. Nel Capitolo generale del 1959, ad appena 35 anni, i confratelli lo eleggono superiore generale. Il 4 Agosto 1964 si reca a Biringi, nello Zaire, nella missione aperta tre anni prima, per visitare i suoi fratelli, ma viene sorpreso dalla rivoluzione dei «Simba» e il 3 dicembre è catturato insieme a quattro missionari. Padre Spoto riesce ad evadere e, a piedi nudi ed esausto dopo per aver vagato tutto un giorno in mezzo nella boscaglia si inginocchia e prega: «Signore, ti offro la mia vita, ma salva i miei confratelli». Muore il 27 dicembre 1964 a soli 40 anni, in seguito ai maltrattamenti subiti dai «Simba» mentre i tre confratelli, si salvavano. Le sue spoglie vengono portate in Italia e dal 1987 si trovano nella chiesa «Cuore Eucaristico di Gesù» a Palermo. Lo scorso 21 aprile è stato proclamato beato. (Avvenire)
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Nacque l'8 Luglio 1924 a Raffadali (AG). I genitori con la vita gli trasmisero la fede, la correttezza morale e uno straordinario senso del dovere. Nel 1936 entrò nel seminario dei padri Bocconisti a Palermo e il 22 Luglio 1951, nel santuario "Madonna dei Rimedi", venne ordinato sacerdote dal Card. Ernesto Ruffini. Alcuni giorni prima aveva scritto a un suo cugino sacerdote: "… un senso di trepidazione mi pervade riflettendo sulla grave responsabilità di cui dovrò essere rivestito…". Nel capitolo generale del 1959, ad appena 35 anni, era tale la stima di cui era circondato che i confratelli lo elessero superiore generale. Scriverà alla madre alcuni giorni dopo: "questa elezione è stata una sorpresa per me: ho cercato di vivere sempre nel nascondimento e nella ritiratezza… ora in un momento ho compiuto un balzo in avanti impensabile ed imprevedibile. Bisogna rassegnarsi alla volontà di Dio… confido nel Signore che non mi farà mancare mai né la salute né la prudenza e la sapienza nello agire. Alle mie debolezze riparerà Lui che è Onnipotente". Portò a termine l'approvazione delle costituzioni da parte della Santa Sede e fece introdurre la causa di canonizzazione di Padre Giacomo Cusmano. Il 4 Agosto 1964 si recò a Biringi (Zaire) nella missione aperta tre anni prima, per confortare i suoi fratelli. In Zaire lo sorprese la rivoluzione dei "Simba". Il 3 Dicembre i quattro missionari furono catturati. Padre Spoto riuscì ad evadere, a piedi nudi, ed esausto di forze per aver vagato tutto un giorno in mezzo alla spessa boscaglia si inginocchiò e pregò: "Signore, ti offro la mia vita, ma salva i miei confratelli". Il 27 dicembre 1964 a soli 40 anni, in seguito agli stenti, alle percosse e alle vessazioni dei Simba, moriva e i tre confratelli, di lì a poco, misteriosamente si salvavano. Le venerate spoglie furono portate in Italia e dal 1987 si trovano nella chiesa "Cuore Eucaristico di Gesù". Il 26 giugno 2006 papa Benedetto XVI ha riconosciuto ufficialmente il martirio di Don Francesco Spoto ed il 21 aprile 2007 è stato beatificato. La Congregazione dei Servi dei Poveri (comunemente chiamati Bocconisti) fondata dal Beato Giacomo Cusmano lo celebra il 24 settembre, giorno del suo Battesimo.
Autore: Silvestro Terranova
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