Il Beato Federico nacque a Siracusa dalla nobile famiglia dei Campisano tra il 1250 e il 1260. Sin da ragazzo fu attratto dall’ascolto della Parola di Dio e appena poté, vestì l’abito francescano come penitente. Si ritirò eremita solitario nella Penisola della Maddalena, chiamata così da una chiesetta intitolata alla santa penitente che poi divenne il luogo ove visse il beato Federico, nella zona del Plemmirio in Contrada Isola. Con la visione dell’immenso mare e della mitica Ortigia, visse una vita piena di virtù e densa per i miracoli che avvenivano per sua intercessione; si racconta della liberazione dal demonio di vari ossessi, guarigioni da varie infermità e della risuscitazione di un morto, ebbe il dono della profezia. Il 2 agosto 1335, il solitario della Maddalena si addormentò nel Signore, pieno di meriti e fra il compianto di quanti a lui ricorrevano per il soccorso del corpo e dello spirito. Il primo processo canonico nel 1336 fu voluto dal vescovo di Siracusa Pietro De Montecateno; nel 1761 il vescovo Giuseppe Antonio De Requesens ne dispose la ricognizione canonica delle reliquie. La devozione e il culto per il beato Federico ha avuto alti e bassi nel corso dei secoli, è riaffiorata nei nostri tempi, quasi a volerci indicare la strada della perfezione da ricercare nel silenzio, oggi talmente difficile con i ritmi e il frastuono della vita moderna. Ma se si riuscirà a creare il silenzio intorno a noi, ritornerà la contemplazione della natura e saremo ancora in grado di ascoltare la Parola di Dio.
Autore: Antonio Borrelli
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