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San Bonfiglio (Bonfilio) di Foligno Vescovo
Festa:
27 settembre
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Osimo, Marche, 1040 - Cingoli, 27 settembre 1115
Bonfiglio, abate benedettino, quindi vescovo di Foligno. Rinunciò alla sede per entrare in monastero (XI-XII sec.).
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Fara presso Cingoli nelle Marche, san Bonfilio, che, dopo essere stato vescovo di Foligno, trascorse dieci anni in Terra Santa; fatto poi ritorno in Italia, visse da monaco nel monastero di Storaco, di cui in passato era stato abate, e morì, infine, in solitudine.
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Nato verso il 1040 a Osimo, nelle Marche, da nobile famiglia, Bonfiglio entrò nell'abbazia di Santa Maria di Storaco di cui, più tardi, divenne abate. Fu vescovo di Foligno e succedette ad Azzo verso il 1070. La sua vita è stata scritta da san Silvestro Guzzolini fondatore della Congregazione monastica benedettina silvestrina e suo primo biografo, un secolo dopo la morte del santo. Bonfiglio, già vescovo, partecipò alla crociata in Terra Santa, dove rimase dal 1096 al 1104, conducendo vita penitente in solitudine perfetta. Rientrato in Italia, si recò a Roma, poi tornato alla sua diocesi di Foligno, la trovò occupata dal giovane vescovo Andrea, nominato dal papa alla richiesta del popolo che da molto tempo non aveva più notizie dal loro vescovo precedente. Bonfiglio ne riconobbe umilmente l'elezione e si ritirò nell'abbazia di Storaco. Qui, alcuni suoi monaci gli resero la vita impossibile e Bonfiglio costretto a fuggire nell'eremo di Nostra Signora della Fara, in diocesi di Cingoli, morì, logorato dall'austerità e dalla penitenza, il 27 Settembre 1115.
Autore: Monaci Benedettini Silvestrini
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