Avellino, 16 gennaio 1872 - Napoli, 15 settembre 1952
Paolo Manna nacque ad Avellino il 16 gennaio 1872. Nel settembre 1891 entrò nel Seminario dell’Istituto Missioni Estere a Milano come studente di Teologia. Fu ordinato sacerdote il 19 maggio 1894 nel Duomo di Milano. Destinato alla missione di Toungoo in Birmania (oggi Myanmar), dovette essere rimpatriato nel 1907 per motivi di salute. Da allora si dedicò interamente alla diffusione dell’ideale missionario, con la parola e con gli scritti, tra cui spicca il volume «Operarii autem pauci». Nel 1916 fondò l’Unione Missionaria del Clero. Nel 1924 divenne superiore generale dell’Istituto Missioni Estere di Milano: sotto il suo governo, due anni più tardi, l’istituto si unì al Seminario Missionario di Roma, diventando il Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME). Nel 1943 divenne superiore della provincia dell’Italia Meridionale del suo Istituto e si trasferì a Ducenta, presso il Seminario del Sacro Cuore, che lui stesso aveva istituito. Morì a Napoli il 15 settembre 1952. È stato beatificato da san Giovanni Paolo II il 4 novembre 2001. I suoi resti mortali sono venerati nel Seminario del Sacro Cuore a Ducenta, oggi centro di animazione missionaria. Il Martirologio Romano lo ricorda il 15 settembre, mentre il Pontificio Istituto Missioni Estere celebra la sua memoria liturgica il 16 gennaio, giorno anniversario della sua nascita.
Martirologio Romano: A Napoli, beato Paolo Manna, sacerdote del Pontificio Istituto per le Missioni Estere, che, lasciato il ministero di missionario in Birmania a causa della sua malferma salute, si adoperò molto per l’opera di evangelizzazione, dedicandosi con grande zelo alla predicazione della parola di Dio e alla promozione dell’unità dei cristiani.
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Il Beato Padre Paolo Manna nacque ad Avellino il 16 gennaio 1872. Dopo gli studi elementari e tecnici ad Avellino e a Napoli proseguì i suoi studi a Roma. Mentre frequentava l'Università Gregoriana per la Filosofia, seguendo la chiamata del Signore, nel settembre 1891 entrò nel Seminario dell'Istituto Missioni Estere a Milano per i corsi teologici. Il 19 maggio 1894 ricevette l'ordinazione sacerdotale nel Duomo di Milano.
Il 27 settembre 1895 partì per la Missione di Toungoo nella Birmania Orientale. Vi lavorò a tre riprese per un decennio, fino a che nel 1907 per grave malattia rimpatriò definitivamente.
Dal 1909 in poi, per oltre quarant'anni, si dedicò con tutte le sue forze, con gli scritti e con le opere, a diffondere l'idea missionaria tra il popolo ed il clero. Per "risolvere nel modo più radicale possibile il problema della cooperazione dei cattolici all'apostolato", nel 1916 fondò l'Unione Missionaria del Clero, elevata da Pio XII a "Pontificia" nel 1956. Il suo principio era che un clero missionario avrebbe animato missionariamente tutto il popolo cristiano. Oggi L’Unione Missionaria del Clero è diffusa in tutto il mondo cattolico ed accoglie nelle sue file anche seminaristi, religiosi, religiose e laici consacrati.
Direttore di " Le Missioni Cattoliche" nel 1909, nel 1914 fondò "Propaganda Missionaria", foglio popolare a larghissima diffusione, e nel 1919 anche "Italia Missionaria" per la gioventù.
Su incarico della S.C. de Propaganda Fide, per un maggiore sviluppo missionario del Sud d'Italia, il Padre Manna aprì a Ducenta (Caserta ) il Seminario Meridionale "S.Cuore" per le Missioni Estere, progetto da tanto tempo da lui caldeggiato.
Nel 1924 venne eletto Superiore Generale dell'Istituto Missioni Estere di Milano, che nel 1926, per l'unione col Seminario Missionario di Roma, per volontà di Pio XI diventò il Pontificio Istituto Missioni Estere ( P.I.M.E.).
Su mandato dell'Assemblea Generale del P.I.M.E. (1934), nel 1936 ebbe parte di primo piano alla fondazione delle Missionarie dell' Immacolata.
Dal 1937 al 1941 diresse il Segretariato Internazionale dell'Unione Missionaria del Clero.
Eretta nel 1943 la Provincia P.I.M.E dell’Italia Meridionale, Padre Manna ne divenne primo Superiore, trasferendosi così a Ducenta, ove fondò pure "Venga il tuo regno", periodico missionario per le famiglie.
P. Manna ha avuto una grande attività di scrittore e pubblicista con opuscoli e libri, che hanno lasciato una traccia duratura, come " Operarii autem pauci", " I Fratelli separati e noi" , " Le nostre Chiese e la propagazione del Vangelo", e " Virtù Apostoliche ". Formulò anche proposte innovative circa i metodi missionari, precorrendo il Vaticano II. Ma soprattutto rimane di lui l'esempio d'una vita interamente animata da una totale passione missionaria, che nessuna prova o malattia potè mai diminuire. Giustamente fu definito dal Tragella, suo primo biografo, "Un'anima di fuoco". Il suo motto sino alla fine fu: "Tutta la Chiesa per tutto il mondo!".
Padre Paolo Manna morì a Napoli il 15 settembre 1952. Le sue spoglie riposano a Ducenta, nel “suo Seminario” che il 13 dicembre 1990 venne visitato da Papa Giovanni Paolo II.
Iniziate a Napoli nel 1971 le pratiche per la Causa di Beatificazione, si sono concluse a Roma il 24 aprile 2001 col decreto papale sul miracolo attribuito al Servo di Dio.
Note:
La celebrazione della sua festa è stata posta dal Martyrologium Romanum al 15 settembre, mentre il PIME lo ricorda il 16 gennaio.
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