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Santa Bona da Pisa Vergine

Festa: 29 maggio

Pisa, 1155/6 - 1207

Nel secolo XIII si assiste ad un numero sempre maggiore di sante. Queste donne cristiane, spesso laiche, sembrano rientrare in una tipologia di santità femminile che non appartiene a Bona. La santa pisana infatti si distingue da altre figure femminili per la sua vocazione fin da bambina; la scelta della verginità e l'assoluta obbedienza nei confronti dei suoi superiori. Ma ciò che caratterizza Bona e che la allontana moltissimo da altre sante del suo tempo è la continuità dei viaggi, che non verranno meno anche in periodi particolarmente difficili: Santiago de Compostela (che raggiungerà ben nove volte), san Michele al Gargano, Roma e la Terra Santa sono le sue méte preferite.
Al tempo stesso non rinnegherà mai il suo forte legame con Pisa e i suoi abitanti ed in particolare con i canonici regolari di Sant'Agostino di san Martino e con i monaci pulsanesi di san Michele degli Scalzi: i numerosi miracoli compiuti dalla santa pisana dimostrano la sua grande attenzione e premura soprattutto nei confronti dei più deboli e dei più poveri.

 

 

Patronato: Hostesses

Emblema: Croce e la lettera

Martirologio Romano: A Pisa, santa Bona, vergine, che compì con devozione frequenti pellegrinaggi in Terra Santa, a Roma e a Compostela.


Il Codice C 181 depositato presso l'Archivio Capitolare del Duomo di Pisa che raccoglie una prima biografia scritta dal monaco pulsanese Paolo, morto nel 1230, quando era ancora in vita la santa pisana ci informa che Bona nacque a Pisa verso il 1155/1156 nella parrocchia di San Martino di Guazzolongo nel quartiere di Kinzica. Mamma Berta era di origine corsa e dopo essersi stabilita a Pisa conobbe un mercante, Bernardo. Bona fu l'unico frutto di quel matrimonio: Bernardo si imbarcò quando Bona aveva solo tre anni e non fece più ritorno, lasciando così Berta in grandissime difficoltà economiche in quanto straniera e unica responsabile della famiglia.
All'età di sette anni ebbe un primo incontro con Gesù e grazie a padre Giovanni dell'Ordine dei Canonici Regolari di San Agostino entrò in convento. Bona scelse di martoriare il suo corpo con prove sempre più dure e giunse ad indossare il cilicio dopo una nuova visione di Gesù. All'età di dieci anni ebbe una nuova visione che la segnerà per la vita: insieme con Gesù e Maria incontra San Giacomo.
Preparata da padre Giovanni, all'età di dieci anni si presenta al Priore che la consacrerà al Signore. Dopo tre anni di raccoglimento ed aspre penitenze (durante le quali continua a punire il suo corpo), nel 1170, a seguito di una nuova visione di Gesù, parte per Gerusalemme, dove il Signore le rivela che vive Bernardo. Avvertita ancora da Gesù sfugge al suo tentativo di impedirle di scendere dalla nave e si rifugia da un eremita di nome Ubaldo, che diventa il suo padre spirituale.
Nel tentativo di ritornare a Pisa con alcune sue compagne di viaggio viene ferita al costato e catturata dai saraceni. Riscattata da alcuni mercanti pisani, ripara finalmente verso il 1175 nella sua stanzetta di San Martino.
Qui avviene una nuova visione: con Gesù si presenta San Giacomo che la invita ad unirsi a dei pellegrini in viaggio per Santiago de Compostela. Il pellegrinaggio era un'autentica avventura che durava circa nove mesi, i pellegrini sapevano di rischiare anche la morte: ragione per la quale era prassi normale stendere il testamento. Bona, così esile e continuamente sottoposta a prove fisiche che lei stessa si procurava, non esita, partecipa a quel primo pellegrinaggio, al quale seguiranno molti altri.
Il suo compito è di sorreggere nelle difficoltà, incoraggiare nei momenti più difficili, prestare soccorso sanitario ed invitare tutti i pellegrini alla preghiera e alla penitenza. Raggiungerà ben nove volte Santiago ed altrettante volte ritornerà a Pisa! Ma guidò anche i pellegrini a Roma e raggiunse anche San Michele Arcangelo sul Monte Gargano.
All'età di 48 anni è costretta ad interrompere i pellegrinaggi e il 29 maggio 1207 raggiungerà il suo Sposo in cielo. Ora riposa nella Chiesa di San Martino a Pisa. Il 2 marzo 1962, Giovanni XXIII la dichiarò ufficialmente patrona delle hostesses di Italia.

Autore: Massimo Salani
 


 

Patrona delle hostess di volo italiane, Santa Bona è stata una delle prime donne a viaggiare, percorrendo lunghi, rischiosi e faticosi tragitti. Nel 1155, anno in cui nasce Bona (deriva dal latino bonus che significa “bontà”), non esistono automobili, autobus, treni o aerei. Si cammina e i più fortunati si muovono a cavallo o con una carrozza. La città di Bona è Pisa. La madre, Berta, è originaria della Corsica, il padre Bernardo, mercante pisano, abbandona la famiglia quando la figlia ha solo tre anni. Per le povere sventurate, rimaste senza sostentamento, inizia un periodo difficile. La bambina trova conforto in chiesa.
A sette anni inizia ad avere visioni di Gesù e della Madonna e, a dieci anni, abbraccia la vita religiosa sotto la Regola di Sant’Agostino. Bona è una ragazzina molto coraggiosa. Con la convinzione di essere guidata e protetta da Dio, ad appena quattordici anni si reca a Gerusalemme, da sola, con la speranza di incontrare il padre partito con i crociati. A quanti pericoli va incontro! Quante avventure! Naviga i mari, si rifugia nelle grotte... A Gerusalemme rimane per dieci anni. Durante il viaggio di ritorno, viene catturata dai Saraceni e imprigionata. Che brutto momento! Tornata libera, Bona riesce a raggiungere Pisa per poi riprendere i suoi viaggi, più determinata di prima.
Dopo una visione di San Giacomo il Maggiore, si reca nove volte a Santiago de Compostela, in Spagna (un viaggio di mille miglia che durava nove mesi!), non più da sola, ma accompagnata da tanti pellegrini dei quali diventa guida ufficiale. Intraprende altri pericolosi viaggi diretta a Roma, sulla tomba degli apostoli Pietro e Paolo e, sul Gargano, al Santuario di San Michele Arcangelo. Il suo fisico non è robusto, eppure assiste amorevolmente gli altri pellegrini, sempre sorridente e senza chiedere nulla in cambio, perché questa è la missione alla quale si sente chiamata dalla sua fede cristiana.
Durante i pellegrinaggi Santa Bona compie tanti miracoli: con le sue preghiere rimargina ferite e converte i delinquenti. Proclamata nel 1962 patrona delle hostess (assistenti di volo) da San Giovanni XXIII, papa Angelo Giuseppe Roncalli, Santa Bona protegge anche operatrici del turismo, guide turistiche, viaggiatrici, pellegrine e corrieri. Muore nel 1207 a Pisa e viene sepolta nella Chiesa di San Martino, dove ancora oggi riposa. Qui, ogni 29 maggio, si raduna un gruppo di hostess per rendere omaggio alla propria santa.


Autore:
Mariella Lentini


Fonte:
Mariella Lentini, Santi compagni guida per tutti i giorni

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Aggiunto/modificato il 2023-05-08

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