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Beato Michele Pini Monaco

Festa: 27 gennaio

Firenze, 1405 c. - Camaldoli, 27 gennaio 1466

Nacque a Firenze nel primo decennio del XV secolo. Entrato nell'eremo di Camaldoli nel 1401, condusse una vita di profonda spiritualità e devozione. Era un uomo di grande umiltà e carità, sempre pronto ad aiutare i bisognosi. Fu eletto priore dell'eremo nel 1425 e si adoperò per migliorare la vita spirituale dei monaci e per promuovere la carità verso i poveri.



Michele Pini nacque a Firenze, forse di famiglia senese, nel primo decennio del XV secolo. Non si sa nulla della sua vita prima del suo ingresso nell'eremo di Camaldoli, che avvenne nel 1401.
A Camaldoli, Michele condusse una vita di profonda spiritualità e devozione. Era un uomo di grande umiltà e carità, sempre pronto ad aiutare i bisognosi. Era anche un uomo di grande cultura, e trascorreva molte ore in preghiera e in studio delle Sacre Scritture.
Nel 1425, Michele fu eletto priore dell'eremo. Durante il suo mandato, si adoperò per migliorare la vita spirituale dei monaci e per promuovere la carità verso i poveri.
Morì a Camaldoli il 27 gennaio 1466. Fu beatificato da papa Pio VII nel 1807.

Il caso poco comune
Il caso poco comune che ci ha tramandato le virtù e le parole del Beato Michele è legato alla sua vocazione. Michele, infatti, non era un uomo che si sentiva particolarmente portato per la vita monastica. Anzi, all'inizio era molto indeciso se entrare o meno in monastero.
Un giorno, Michele si trovava nella biblioteca dell'eremo, quando vide un libro aperto sul tavolo. Il libro era un commento alla Sacra Scrittura, e Michele iniziò a leggerlo. Mentre leggeva, si sentì come se Dio gli stesse parlando direttamente. Michele capì che la sua vocazione era quella di servire Dio nella vita monastica.
Michele raccontò questa esperienza a un suo amico, che la trascrisse per iscritto. Questo documento, che è noto come "Rivelazione di Camaldoli", è una preziosa testimonianza della spiritualità del Beato Michele.

Le parole del Beato Michele
Nella "Rivelazione di Camaldoli", il Beato Michele parla di Dio, della vita cristiana e della spiritualità. Ecco alcune delle sue parole più significative:
    "Dio è amore, e chi ama Dio è amato da Dio."
    "La vita cristiana è una vita di fede, speranza e carità."
    "La spiritualità è un cammino di crescita in Dio."

Le parole del Beato Michele sono un invito a riscoprire la bellezza della vita cristiana e della spiritualità.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-01-07

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