Non crediamo che al giorno d'oggi molti cristiani e molte cristiane siano battezzati col nome di Donnino, diminutivo del romano Dominus, cioè Signore e padrone. In italiano, dunque, Donnino avrebbe il significato di signorotto e di padroncino. Ma se nell'anagrafe il nome di Donnino si è fatto raro, o addirittura è sparito, non così è nella toponomastica. Gastone Imbrighi, in un suo interessantissimo studio sui Santi nella toponomastica italiana, registra nove paesi che portano il nome del Santo di oggi: Cavaglia San Donnino, in provincia di Novara; San Donnino in provincia di Ancona, due San Donnino in provincia di Reggio Emilia; uno in provincia di Pesaro; uno in provincia di Arezzo, uno in provincia di Firenze, uno in provincia di Modena; uno in provincia di Lucca. Ma il paese più importante che portava questo nome era, fino a qualche tempo fa, Borgo San Donnino, che venne non diciamo ribattezzato, ma piuttosto sbattezzato, per rendergli l'antico nome di Fidenza, nome augurale di una colonia romana, simile a quelli di Fiorenza, Piacenza e Potenza. Borgo San Donnino portava il nome del Santo con buon diritto, perché proprio lì, sulla via Claudia, il cristiano Donnino, che fuggiva incalzato dalla persecuzione di Massimiano, venne raggiunto e martirizzato, all'inizio del IV secolo. Sul terreno arrossato dal suo sangue sorse prestissimo un oratorio, e attorno all'episodio del martirio fiorì una di quelle passioni che avevano per fondamento certo l'avvenuta uccisione per mezzo della spada. Si disse allora che Donnino fosse il " cubicolario ", cioè il cameriere dell' Imperatore stesso, fuggito dal palazzo quando, inaspettatamente e improvvisamente, Massimiano si abbandonò a quella che doveva essere l'ultima delle persecuzioni. Veramente, il San Donnino Martire caduto sulla via Claudia, e che diede il proprio nome all'antica Fidenza dovrebbe essere festeggiato il 9 ottobre. Noi lo ricordiamo oggi perché oggi ricorre la memoria di una Santa Donnina, anch'essa Martire della stessa epoca, ma in Cilicia. Il mese di ottobre, sembra dedicato ai Santi e alle Sante di questo nome. Infatti il 4, festa di San Francesco e di San Petronio, è anche festa di un'altra Santa Donnina, Martire e madre di due Martiri, Prosdocea e Bernicea, tutt'e tre vittime anch'esse dell'ultima persecuzione. Il loro ricordo non è affidato a leggende ma alla penna del maggiore storico della Chiesa antica, Eusebio di Cesarea, il quale racconta come, per sfuggire alle vergognose insidie dei soldati che le conducevano ad Antiochia, la madre Donnina avesse consigliato le bellissime e castissime figlie, a cercare lo scampo in un fiume, che le inghiottì tutte e tre. " Noi siamo state salvate dall'acqua - ella disse; e nelle acque troveremo la corona della gloria ".
Fonte:
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Archivio Parrocchia
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