Assai controverso dal punto di vista storico è il caso di Sant’Aniano di Asti, oggi festeggiato. Tra gli studiosi non c’è accordo: il Brizio lo vuole soldato martire della Legione Tebea, il Bettocchi lo ritiene un martire locale dei primissimi tempi del cristianesimo, il Massa lo considera il settimo vescovo di Tortona per 30 anni e martirizzato verso il 285, altri infine lo identificano con Sant’Aniano vescovo di Orléans nel IV secolo (festeggiato al 17 novembre). Una cosa pare certa: verso l’anno Mille nella cappella del Castel Vecchio di Asti era custodito “il venerabile suo corpo”, come scriveva in quegli anni il vescovo artigiano Alrico e come fu confermato anche dal suo successore Oberto III nel XIII secolo. Le reliquie del santo furono trasferite nel 1567 dal vescovo Capris, presente il duca sabaudo Emanuele Filiberto, dal castello alla chiesa di San Sisto. Inseguito furono poi traslate nel duomo cittadino. Il calendario liturgico della Regione Pastorale Piemontese ricorda Sant’Aniano di Asti quale vescovo nel V secolo e riporta al 16 novembre il suo “culto locale” riservato alla Cattedrale di Asti.Sino a qualche tempo fa, però, tale calendario liturgico lo commemorava sempre in tale data, ma in compagnia anche del santo vescovo Anastasio e della santa martire Eulalia, le cui commemorazioni sono state separate e trasferite in altre date.
Autore: Fabio Arduino
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