Presunto vescovo di Cagliari martire nel primo secolo dopo Cristo sotto la persecuzione di Nerone. Sembra invece un martire del secondo secolo dopo Cristo a Cagliari presso la Porta Cabagna nel rione Villanova. Nella tradizione però si narra che Gemiliano morì martire nella campagna di Sestu. Qui sorge una chiesa di fattura pisana e vi si celebra una sagra in suo onore. San Emiliano o Emilio (Santu Millanu) è venerato in altre località della Sardegna: Villanova Truschedu, Bosa (con San Priamo), Muravera e Gonnosnò. Iconograficamente è raffigurato come un vescovo (di Cagliari ?!).
Emblema: Bastone pastorale, Palma
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Le notizie più antiche su San Gemiliano, o Emiliano o Emilio (Santu Millanu in sardo), provengono dal Martirologio Romano, che lo menziona come vescovo di Cagliari martirizzato durante la persecuzione di Nerone nel I secolo d.C. Tuttavia, questa datazione è stata messa in discussione da alcuni studiosi, che propendono per un martirio avvenuto nel II secolo d.C. a Cagliari, presso Porta Cabagna nel rione Villanova.
Secondo la tradizione locale, invece, San Gemiliano avrebbe subito il martirio nella campagna di Sestu, dove sorge una chiesa di epoca pisana a lui dedicata e dove ogni anno si celebra una sagra in suo onore. Questa narrazione, seppur suggestiva, manca di riscontri storici solidi.
Nonostante le incertezze agiografiche, San Gemiliano è ampiamente venerato in diverse località della Sardegna. Oltre a Cagliari e Sestu, il suo culto è diffuso a Villanova Truschedu, Bosa (insieme a San Priamo), Muravera e Gonnosnò. L'iconografia lo raffigura come un vescovo, talvolta con i paramenti episcopali e la palma del martirio, simboli inequivocabili del suo status e del suo sacrificio.
La memoria liturgica di San Gemiliano è fissata al 28 maggio, giorno in cui la sua figura viene commemorata e celebrata dai fedeli.
La mancanza di fonti storiche attendibili rende difficile stabilire con certezza i dettagli della vita e del martirio di San Gemiliano. Le diverse tradizioni agiografiche e le varianti del suo nome (Emiliano, Emilio) contribuiscono all'incertezza che avvolge la sua figura. Tuttavia, la devozione popolare e la presenza di luoghi di culto a lui dedicati attestano l'importanza di questa figura nella storia religiosa della Sardegna.
Autore: Franco Dieghi
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