† 27 aprile 1152
Visse nel sec. XII. Discepolo e amico diletto dell'eremita Alberto nella regione di Le Mans, lo lasciò per seguire s. Bernardo di Tiron nell'isola di Chausey. Tornato, per i disagi del clima, presso Alberto che l'abbandono dell'amico aveva ridotto alla disperazione, ne confortò la vecchiezza. Alla morte di lui, con lo aiuto del conte di Beaumont, fondò nel bosco di Charnie un monastero per uomini, di breve durata, e nel 1109 il monastero per donne di Etival-enCharnie, che fu arricchito da una donazione nel 1120 e prosperò sotto la guida di Godehild (sorella o figlia del conte di Beaumont). Non sembra che abbia preso i voti, come Roberto d'Arbrissel e Giraldo di Sales. Morì il 27 aprile 1152. Il suo culto restò puramente locale. Nella diocesi di Le Mans ebbe un Ufficio proprio fino a epoca recente; gli furono erette statue, una delle quali tuttora esistente a Etival.
Etimologia: Adelelmo = alterato di Adelmo - nobile protettore, dall'antico tedesco
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Le informazioni sulla vita del Beato Adelelmo (Adelermo, Adelino) di Le Mans sono frammentarie e perlopiù desunte da fonti agiografiche locali. Nato presumibilmente all'inizio del XII secolo, egli si distinse per la sua fervente religiosità e il desiderio di una vita eremitica. Si stabilì nella regione di Le Mans, dove divenne discepolo e amico diletto dell'eremita Alberto. Sotto la sua guida, Adelelmo si perfezionò nella pratica ascetica, nutrendo una profonda devozione per la preghiera e la penitenza.
La fama di santità di Adelelmo attirò l'attenzione di Bernardo di Tiron, fondatore dell'ordine cistercense. Attratto dal carisma e dalla spiritualità di Bernardo, Adelelmo decise di lasciare il suo eremo per unirsi alla comunità di Tiron nell'isola di Chausey. L'esperienza, tuttavia, si rivelò troppo dura per la sua salute cagionevole. Il clima rigido e le condizioni spartane dell'isola minarono il suo fisico, costringendolo a tornare al fianco di Alberto.
Il ritorno di Adelelmo fu provvidenziale per Alberto, che, sconvolto dall'abbandono del suo discepolo prediletto, era caduto in preda alla disperazione. Adelelmo lo confortò con affetto e premura, assistendolo fino alla sua morte. In seguito, con l'aiuto del conte di Beaumont, Adelelmo fondò nel bosco di Charnie un monastero per uomini. La comunità, tuttavia, ebbe vita breve. Nel 1109, Adelelmo fondò un monastero femminile a Etival-en-Charnie, che prosperò sotto la guida di Godehild, sorella o figlia del conte di Beaumont.
Adelelmo non sembra aver mai preso i voti religiosi, pur conducendo una vita di intensa spiritualità ispirata ai principi dell'eremitismo. La sua fama di santità si diffuse rapidamente nella regione, attirando a lui la venerazione dei fedeli. Morì il 27 aprile 1152. Il suo culto rimase prettamente locale, seppur radicato nella diocesi di Le Mans, dove gli fu dedicato un Ufficio proprio fino a epoca recente. A Etival gli venne eretta una statua, tuttora esistente, a perenne memoria della sua santità.
Autore: Franco Dieghi
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