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Sant' Eutizio (Euticio) Martire in Umbria
Festa:
1 luglio
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Una passio, composta nel centro dell'Umbria dopo la metà del sec. VII e prima del IX sec. e che nei lezionari porta nomi diversi a seconda delle commemorazioni dei personaggi ricordati, narra che, sub Iuliano (361-63), vennero dalla Siria a Roma un Anastasio con due figli, Eutizio e Brizio, e nove nipoti. Quando Anastasio fu decapitato, gli altri fuggirono per la via Cornelia, separandosi nel luogo detto Pax Sanctorum. Eutizio si recò in Tuscia conducendo vita eremitica presso il lago di Bolsena.Secondo il Lanzoni, questo Eutizio è il martire di Ferento, ricordato da s. Gregorio Magno nei Dialoghi. L'autore della passio, infatti, con un procedimento familiare agli agiografi del tempo, unendo dati storici e favolosi, amalgamò insieme dodici santi della regione umbra, di cui aveva potuto avere notizia, senza curarsi delle contraddizioni cronologiche.
Emblema: Palma
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La figura di Sant'Eutizio, martire venerato in Umbria, si intreccia con la complessa tradizione agiografica locale, intessuta di narrazioni leggendarie e riferimenti storici frammentari. La sua Passione, redatta tra la metà del VII e il IX secolo, offre un resoconto ricco di elementi soprannaturali e dettagli miracolistici, pur rivelando echi di eventi storici reali.
Secondo la Passione, Eutizio era originario della Siria, giunto a Roma con il padre Anastasio e il fratello Brizio e nove cugini durante il regno dell'imperatore Giuliano l'Apostata (361-63). Il testo agiografico narra il martirio di Anastasio, decapitato per la sua fede cristiana, mentre Eutizio e gli altri membri del gruppo si disperdono lungo la Via Cornelia.
Eutizio trova rifugio in Tuscia, stabilendosi presso il Lago di Bolsena, dove conduce una vita eremitica votata alla preghiera e all'ascesi. La scelta di Eutizio di ritirarsi in solitudine riflette un modello di santità diffuso in quel periodo, caratterizzato dalla ricerca di isolamento e comunione con Dio.
L'agiografo che ha composto la Passione di Sant'Eutizio, seguendo una prassi comune a quell'epoca, ha intrecciato le vicende di Eutizio con quelle di altri santi umbri, creando una narrazione composita che include elementi agiografici di diverse figure. Questa pratica, pur arricchendo il racconto, ha generato alcune incongruenze cronologiche, rendendo difficile una ricostruzione storica precisa degli eventi.
Nonostante le incertezze storiche, la figura di Sant'Eutizio ha acquisito una significativa rilevanza nel panorama agiografico umbro. La sua memoria è perpetuata attraverso la venerazione popolare e la dedicazione di diverse chiese, tra cui quella di Soriano nel Cimino. La sua festa liturgica si celebra il 1° luglio.
Autore: Franco Dieghi
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