530 - Losanna, 31 dicembre 594
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Losanna nell’odierna Svizzera, san Mario, vescovo, che trasferì in questa città la sede di Avanches, costruì molte chiese e fu difensore dei poveri.
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Recenti indagini, dovute soprattutto a Mario Besson, hanno dato notizie sicure sulla vita e sull'opera del santo. Nato intorno al 530 divenne vescovo di Aventicum nel maggio 574. Nel 585 prese parte al concilio di Macon; il 24 giugno 587 consacrò la chiesa della Madonna di Payerne che sorgeva su una sua proprietà. Intorno al 590 trasferí, per ragioni politiche e di sicurezza, la sede vescovile da Aventicum a Losanna; qui morí il 31 dicembre 594 e fu inumato nella chiesa di S. Tirso che prese poi piú tardi il suo nome. L'epitafio che ci è stato conservato è ritenuto dal Besson opera di Venanzio Fortunato. Si può seguire il culto del santo fin nel primo millennio dell'era cristiana. Viene raffigurato quale vescovo e nel sec. XVI la sua elfigie appare su alcune monete episcopali. A volte è rappresentato con una palma e con il titolo di martire, elementi ingiustificati, in quanto non ha subito il martirio. Le diocesi di Losanna e di Basilea festeggiano s. Mario il 31 dicembre. Mario è l'autore di una continuazione della Cronaca di Prospero, che egli porta, prima, fino all'anno 567 e poi fino al 581. E' un racconto, in genere esatto, breve e molto prezioso per gli storici, che registra gli avvenimenti dell'Italia e dell'Oriente con la stessa attenzione dedicata a quelli dei regni franco e burgundo.
Autore: Rudolph Henggeler
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