† 1340 circa
Eremita dell'XI secolo venerato come Santo dalla popolazione di Cantalupo in Sabina, si distinse per la sua dedizione alla preghiera, al lavoro e al recupero di edifici di culto distrutti. La sua fama di taumaturgo si consolidò grazie a un eclatante miracolo: la riattaccatura miracolosa della zampa di un mulo che lo aveva colpito accidentalmente. La devozione al Beato Adamo è testimoniata dalla presenza di una chiesa a lui dedicata, eretta in origine come cappella sulla sua tomba e ampliata nel XV secolo. La statua del Beato, raffigurante un uomo anziano con barba bianca e abiti da frate, reca in mano simboli del suo lavoro e presenta ex voto a forma di cuore che attestano le grazie ricevute. La sua festa si celebra il 3 maggio.
Etimologia: Adamo = nato dalla terra, dall'ebraico
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La figura del Beato Adamo da Cantalupo in Sabina, eremita e taumaturgo vissuto tra il XIII e il XIV secolo, rimane incerta. Le informazioni biografiche su di lui sono frammentarie e spesso discordanti, attingendo principalmente da agiografie e tradizioni popolari. Tuttavia, la sua fama di santità e le sue opere miracolose hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva della Sabina, regione italiana in cui egli trascorse la sua esistenza.
Le notizie relative alla nascita e alla giovinezza del Beato Adamo sono scarse e incerte. La tradizione lo vuole originario di Cantalupo in Sabina, piccolo borgo situato nella bassa Sabina, ma la data precisa della sua nascita rimane ignota. Allo stesso modo, poco si conosce della sua famiglia e del suo ambiente sociale.
In età matura, Adamo decise di abbracciare la vita eremitica, ritirandosi in una località boscosa nei pressi di Cantalupo. Qui condusse una vita ascetica, dedita alla preghiera, alla meditazione e al lavoro manuale. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando l'ammirazione e la devozione dei fedeli che accorrevano a lui per ricevere consigli e intercessioni.
La tradizione attribuisce al Beato Adamo una serie di miracoli e prodigi, tra cui la guarigione di infermi, la liberazione da indemoniati e la protezione dalle calamità naturali. La sua fama di taumaturgo si estese ben oltre i confini della Sabina, giungendo fino a Roma e in altre città d'Italia.
La data della morte del Beato Adamo è incerta, ma si presume che sia avvenuta intorno al 1340. Il suo corpo fu sepolto nella cappella dell'eremo da lui stesso costruito, che divenne presto meta di pellegrinaggi e devozione popolare. Nel 1772, la Chiesa cattolica lo proclamò Beato.
La figura del Beato Adamo rappresenta un esempio emblematico della santità eremitica, caratterizzata da una vita di solitudine, preghiera e penitenza. La sua fama di taumaturgo e la sua intercessione presso Dio hanno contribuito a consolidare la sua devozione popolare, che ancora oggi si mantiene viva nella Sabina e in altre zone d'Italia.
Autore: Franco Dieghi
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