Madre Maria Giuseppa Giacobini nacque a Caldarola in provincia di Macerata il 4 novembre 1864 e morì a Camerino esattamente ad ottanta anni il 3 novembre 1944. Elena Giacobini, questo il suo nome secolare, dopo l’ascolto di una fervente predica di un missionario nella parrocchia dei Santi Valentino e Gregorio, della natìa Caldarola, a soli 19 anni decise di dedicarsi alla vita consacrata e davanti al grande Crocifisso della chiesa, promise di seguirlo nel chiostro, facendogli dono delle sue doti spirituali – morali e anche della sua fresca bellezza, a detta di chi l’ha conosciuta, di tipo tizianesco. Nel 1883 entra nel monastero domenicano di s. Caterina da Siena di Camerino ove rimarrà per circa 60 anni, vivendo un’intensa vita spirituale come suora, poi come maestra e guida delle novizie e delle comunicande e poi come superiora. Trasmise nella Comunità monastica le sue doti di sposa di Cristo, elevando la sua spirituale famiglia ad una vita attiva e contemplativa veramente profonda. Il suo ideale di vita è la vita nascosta, la vita di silenzio e di raccoglimento, i suoi modelli sono in tal senso, due: Un modello di ieri è la Sacra Famiglia di Nazareth e l’altro modello di oggi e di sempre: Gesù Eucaristico; dei due modelli il più sentito, il più dinamico, il più efficace è il secondo. Madre Giacobini dirà: “Gesù nel SS. Sacramento mi istruisce”. La vita nascosta delle claustrali ha sempre avuto contrariamente al silenzio imposto dalla Regola, grandi risonanze con i messaggi spirituali e d’amore da loro provenienti e grandi figure di sante ne sono state le portavoci con la loro mistica, durante i secoli e suor Maria Giuseppa appartiene a questa schiera. Fu amata dalle sue consorelle come una madre amorosa e il popolo di Camerino alla sua morte, tributò onori e omaggi alla sua salma riconoscendole doti che l’accomunavano alla grande beata di Camerino Camilla Battista Da Varano e alla fondatrice dello stesso monastero domenicano la venerabile Madre Giulia Piccolomini Ciccarelli.
Autore: Antonio Borrelli
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