IV sec.
Vescovo di Petra in Arabia, inviato dagli Ariani al concilio di Sardica del 343 perchè vi accusasse sant'Atanasio, smascherò le macchinazioni degli eretici e passò, nonostante le loro minacce, dalla parte dell'accusato. Ce lo fa sapere lo stesso sant'Atanasio.
Emblema: Bastone pastorale
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Nel 343, l'imperatore Costanzo II, simpatizzante ariano, convocò il Concilio di Sardica per risolvere le controversie teologiche che laceravano la Chiesa. Tra i partecipanti vi era Asterio, inviato dagli ariani con il compito di accusare Sant'Atanasio, strenuo difensore della dottrina ortodossa. Tuttavia, durante i lavori conciliari, Asterio ebbe modo di constatare direttamente le macchinazioni e le falsità degli eretici. In un atto di straordinaria integrità morale e spirituale, decise di abbandonare il fronte ariano e schierarsi al fianco di Sant'Atanasio, denunciando pubblicamente le loro perfidie.
La scelta di Asterio non mancò di provocare dure reazioni da parte degli ariani, che lo minacciarono e lo perseguitarono. Ma la sua fede era incrollabile. Nonostante le intimidazioni e gli ostacoli, rimase fedele ai suoi principi, dimostrando un coraggio fuori dal comune. La sua testimonianza divenne un simbolo di resistenza contro l'oppressione dottrinale e un esempio luminoso per tutti coloro che erano chiamati a difendere la verità della fede.
La data di morte di Sant'Asterio è incerta, ma si presume sia avvenuta intorno alla metà del IV secolo.
Autore: Franco Dieghi
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