† San Severino Marche, Macerata, 1233
Veniva da una nobile e ricca famiglia di Falerone (AP) ed aveva studiato filosofia e diritto canonico a Bologna, accettò la profezia di San Francesco come un comando e per tutta la vita volle restare nella modesta condizione di religioso fratello, addetto ai servizi più umili e spesso nascosto nei conventi più poveri e sperduti. Il Beato Bernardo da Quintavalle lo considerò, fra i primi discepoli di San Francesco, uno dei religiosi più esemplari. Fra Pellegrino, spinto da sacro fervore, decise di recarsi in Terra Santa, per cercare il martirio per mano degli infedeli, a quel tempo devota aspirazione di molti frati. In realtà, però, trovò rispetto e tolleranza. Tornato in Italia, Pellegrino da Falerone riprese la sua vita umile e nascosta, ma per quanto si nascondesse, la fama della sua santità si diffondeva dappertutto. Negli ultimi anni della sua vita, ancor giovane, si fermò presso il convento di San Severino Marche (MC) e lì morì nel 1233.
Martirologio Romano: A San Severino Marche, beato Pellegrino da Falerone, sacerdote, che fu tra i primi discepoli di san Francesco e, recatosi pellegrino in Terra Santa, suscitò l’ammirazione degli stessi Saraceni.
|
Nato a Falerone da nobile famiglia e formatosi negli studi filosofici e canonici a Bologna, Pellegrino, attratto dalla spiritualità francescana, si presentò a San Francesco, che profetizzò per lui una vita di umiltà come religioso.
Abbracciando con dedizione la sua vocazione, Pellegrino si distinse tra i primi discepoli di Francesco per la sua esemplare osservanza della regola, dedicandosi ai servizi più umili e ricercando la vita nascosta nei conventi più poveri.
Spinto da ardente fervore religioso, egli intraprese un pellegrinaggio in Terra Santa, aspirando al martirio per mano degli infedeli; tuttavia, incontrò inaspettatamente rispetto e tolleranza.
Tornato in Italia, Pellegrino riprese la sua esistenza umile e appartata, ma la fama della sua santità si diffuse inesorabilmente, attirando a lui devozione e venerazione. Trascorse gli ultimi anni della sua giovane vita presso il convento di San Severino Marche, dove morì nel 1233. La sua morte fu seguita da nuovi miracoli che accrebbero la sua fama di santità, culminando nel 1821 con l'approvazione del suo culto da parte di Papa Pio VII.
Autore: Franco Dieghi
|