Nel Sacrario dei Servi di Dio, posto a fianco della chiesa e annesso convento di S. Lucia al Monte in Napoli, vi è il corpo del venerabile Francesco di s. Antonio, lì tumulato insieme ad altri 14 servi di Dio e venerabili, che nel corso dei secoli hanno dato onore e santità a questo antico ed importante convento francescano alcantarino. Il giovane Giovanni Toietti nato nel 1680 a Calasca (Novara) fu costretto dalla povertà della famiglia a cercare lavoro lontano dal suo paese natìo. Andò in Germania, poi a Pavia e Roma e quando per la sua ricerca di lavoro giunse a Foggia, incontrò i Frati Minori Alcantarini della cui vita rimase entusiasta al punto da entrare nell’Ordine come novizio, attuando così un sua vecchia aspirazione verso la vita religiosa. Trascorse il noviziato a Piedimonte d’Alife e divenne laico professo a Grumo Nevano (1716-18) con il nome di frate Francesco di s. Antonio, fu ospite per qualche tempo nell’ospizio di Chiaia a Napoli tenuto dai frati, dove ebbe l’occasione di essere testimone di un’estasi del suo grande contemporaneo s. Giovan Giuseppe della Croce alcantarino. Nel 1722 fu trasferito nel grande convento di S. Lucia al Monte che sovrastava la città, con l’incarico di questuante; ed in questo compito trascorse quarant’anni suscitando grande devozione e fede nel popolo napoletano che lo vedeva passare ogni giorno con il suo asinello. A conferma della sua santità, a lui parlò la ‘Vergine del Conforto’ la cui effigie si venera nella “Grotta” del convento. Frate Francesco morì il 25 ottobre 1764 dopo una lunga e penosa malattia nell’infermeria di S. Lucia al Monte. La sua causa fu introdotta il 17 settembre 1796.
Autore: Antonio Borrelli
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