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San Valentino di Genova Vescovo
Festa:
6 novembre
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V secolo
Valentino, il primo vescovo noto di Genova, svolse il suo ufficio pastorale con rara prudenza e grande carità a favore degli orfani e delle vedove.
Etimologia: Valentino = che sta bene, sano, forte, robusto, dal latino
Emblema: Bastone pastorale, Mitra
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La sede episcopale di Genova è universalmente nota come “Cattedra di San Siro”, dal nome del terzo vescovo del capoluogo ligure, il cui culto ha superato per motivi a noi ignoti quello di altri pastori di tale città, espandendosi anche in altre zone dell’Italia settentrionale.
Il protovescovo di Genova fu invece un certo San Valentino, da non confondere assolutamente con l’omonimo patrono degli innamorati festeggiato al 14 febbraio, o comunque egli è il primo di cui sia stato tramandato il nome. Assai poche sono le notizie certe sul suo conto dal punto di vista storico. Visse nel IV secolo e svolse il suo ufficio pastorale con rara prudenza e grande carità, specialmente in favore degli orfani e delle vedove.
Il suo culto è sempre stato riservato ad un ambito ristrettamente locale, tanto da non essere mai stato citato dal Martyrologium Romanum. L’Arcidiocesi di Genova ha inserito nel calendario liturgico la sua commemorazione in data 6 novembre, unitamente ai santi Felice e Romolo, che furono rispettivamente il secondo ed il quarto vescovo della città.
Le spoglie mortali dei tre santi pastori ricevettero sepoltura nella basilica genovese dei dodici Apostoli, dedicata in seguito a San Siro, ma alcune loro insigni reliquie sono custodite ancora oggi anche nella cattedrale cittadina.
Autore: Fabio Arduino
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