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Sant' Aventino Eremita
Festa:
13 giugno
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IX sec.
Visse da eremita sui Pirenei, dedicandosi alla preghiera e alla predicazione del Vangelo tra i montanari pagani. La sua vita solitaria fu bruscamente interrotta da un tragico evento: assalito e ucciso dai Saraceni, il suo corpo venne ritrovato miracolosamente nel XII secolo e custodito in una chiesa eretta in suo onore. La devozione a San Aventino si diffuse rapidamente, in particolare tra le donne incinte, che lo invocavano per un parto sereno. La leggenda, infatti, narra che la sua nascita fu accompagnata da grandi difficoltà. Il suo nome, inoltre, rievoca il colle Aventino di Roma, legato a vicende storiche e politiche di grande rilievo.
Martirologio Romano: Nella valle di Larboust sui Pirenei, in Francia, sant’Aventino, eremita e martire, che si tramanda sia stato ucciso dai Mori.
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Nome poco conosciuto e usato, nonostante che vi siano tre santi con questo nome tutti francesi; oltre s. Aventino eremita di cui parliamo e che si celebra il 13 giugno, ci sono s. Aventino vescovo di Chartres, celebrato il 4 febbraio e s. Aventino di Troyes religioso che si celebra il 4 febbraio.
Dell’eremita Aventino si sa che conduceva vita solitaria sui Pirenei in una zona della valle di Larboust, che poi prenderà il nome da lui, oltre la preghiera, riempiva il suo tempo lasciando ogni tanto il suo eremo, per predicare il vangelo ai montanari ancora pagani.
Agli inizi del secolo IX però fu assalito e ucciso dai saraceni che ne nascosero il corpo; nel secolo XII i suoi resti furono miracolosamente ritrovati e deposti in una chiesa costruita appositamente per accoglierli. La più antica testimonianza liturgica del culto a lui tributato si ha nel Breviario di Comminges; è invocato dalle donne prossime a partorire, perché la leggenda racconta che la sua nascita fu accompagnata da grosse difficoltà nel parto.
Il nome Aventino ci ricorda uno dei sette colli di Roma, sede del mitico re Evandro. In età repubblicana fu teatro delle secessioni della plebe. Si dà il nome di Aventino anche all’astensione con uscita dall’aula per protesta, alle votazioni o discussioni dei parlamentari contrari all’argomento disputato.
Autore: Antonio Borrelli
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