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Beata Colomba Gabriel (Joanna Matylda) Religiosa
Festa:
24 settembre
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La polacca Joanna Matylda Gabriel, Colomba il suo nome da religiosa, è stata beatificata dal Papa nel 1993. La sua vita si svolse tra la patria dell’Est e Roma. Nata a Stanislawow (ora Ucraina) nel 1858, era divenuta benedettina dopo aver fatto la maestra. Badessa a Leopoli, per contrasti interni al monastero si trasferì a Subiaco. Poi nell’Urbe, dove si dedicò alla gioventù bisognosa delle parrocchie di Testaccio e Prati. Fondò nel 1908 le Benedettine della Carità e con l’aiuto di nobili romane realizzò una «casa famiglia» per giovani operaie povere. Morì nel 1926 a Centocelle. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Roma, beata Colomba (Giovanna) Gabriel, badessa, che resse il monastero di Leopoli, ma, ingiustamente calunniata, venne a Roma, dove visse in povertà e letizia, fondando la Congregazione delle Suore Benedettine della Carità e organizzando l’opera di apostolato sociale nota come Casa Famiglia, per le operaie povere o lontane dalla famiglia.
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La Provvidenza volle che dalla lontana Polonia venisse a Roma, a dare buona parte della sua vita alle opere che il Signore le ispirava, e qui morire fra il compianto dei romani che la consideravano una di loro. Joanna Matylda Gabriel nacque a Stanislawow (Polonia) il 3 maggio 1858 in una famiglia agiata e di nobile casato. Ebbe per questo una solida formazione culturale, prima nella stessa famiglia, poi nelle scuole della città natale e in quella di Leopoli. Divenuta maestra insegnò nelle scuole pubbliche, poi nelle scuole interne dell’Ordine benedettino e in questo antico Ordine decise di intraprendere la sua aspirazione di vita religiosa, entrando fra le suore benedettine di Leopoli; il 20 agosto 1882 pronunciò la professione solenne, assumendo il nome di Colomba e divenendo in seguito anche badessa. Ma la Provvidenza aveva disposto diversamente, a seguito di contrasti interni, dovette lasciare la carica e il 24 gennaio 1900 anche il monastero. Si recò a Roma e da lì entrò nel monastero delle benedettine di Subiaco, restandovi fino al 1902 poi ritornò a Roma, dedicandosi alla cura dei fanciulli della parrocchia di Testaccio e Prati; continuò nell’opera sociale verso i bisognosi, organizzando una ‘casa – famiglia’ con lo scopo di proteggere le giovani operaie povere, con l’aiuto di un comitato di signore romane presieduto dalla principessa Barberini. Consigliata dai suoi superiori, raccolse intorno a sé giovani donne desiderose di collaborare all’opera in corso, riunite in vita religiosa. Nacque così l’Istituto detto delle ‘Benedettine di Carità’ con lo scopo di dedicarsi alle giovani abbandonate per estendersi poi alle giovani in genere e alle opere parrocchiali. Suor Colomba fu coadiuvata dalla cofondatrice Placida Oldoini che le successe dopo la morte avvenuta il 24 settembre 1926 a Centocelle, sobborgo romano; allargando la Fondazione che nel 1970 annoverava in Italia già 118 case. La causa di beatificazione per Madre Colomba Gabriel ha raggiunto il suo traguardo con la cerimonia di beatificazione celebrata dal suo connazionale papa Giovanni Paolo II il 16 maggio 1993.
Autore: Antonio Borrelli
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