Giuseppe Atonna che prenderà poi il nome di Berardo, nacque il 1° luglio 1843 ad Episcopio di Sarno (SA), frazione che fu colpita recentemente dalla frana alluvionale con centinaia di morti.
A sedici anni vestì l’abito francescano facendo la professione religiosa l’8 dicembre 1863, venne ordinato sacerdote il 18 febbraio 1866. Seguendo lo stile di s. Leonardo da Porto Maurizio, si dedicò per 40 anni, alle missioni popolari per la Campania e la Puglia, raccogliendo grandi risultati; maestro dei novizi, definitore, custode provinciale (1897, 1910, 1914) e provinciale dell’Ordine Francescano (1902).
La sua più grande virtù fu la pazienza unita all’ascetica, fu direttore spirituale, giungendo a ricevere fino a 160 persone al giorno.
Molto devoto della Madonna da lui chiamata ”Maria del Divino Amore”, divenne l’apostolo e il padre del popolo; richiestissimo per la sua illuminata opera di direttore spirituale, dalle Comunità religiose dell’Italia Meridionale; con la parola viva di fine predicatore, con i suoi scritti, con una vita santa e penitente, seppe infiammare le anime dell’amore di Dio, consacrandole alla Madonna.
Quando non poté più predicare si mise a scrivere opere ricche di dottrina e devozione (1914-17) edite oltre che a Napoli, in varie città dell’Italia Meridionale e a Parigi.
Durante la sua vita fu anche perseguitato e calunniato a seguito della sua opera fra il popolo. Sentendo approssimarsi la fine della sua vita, per 15 giorni si preparò nel silenzio assoluto; morì il 4 marzo 1917 nella Villa Fiorillo sulla collina di Capodimonte a Napoli, sul cui suolo venne poi edificata l’imponente Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio.
Il suo corpo riposa nella cappella dedicata a s. Pasquale nella chiesa di S. Lucia al Monte, dello storico convento omonimo francescano a Napoli.
Sono in corso i processi per la sua beatificazione.
Autore: Antonio Borrelli
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