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Beata Beatrice I d'Este Monaca benedettina
Festa:
10 maggio
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Este, Padova, 1200 circa - 10 maggio 1226
Nel breve volgere di 40 anni, tra il 1220 e il 1267, la casata d'Este annovera ben tre beate con il nome di Beatrice, un caso singolare che desta la nostra attenzione. La prima di esse, Beatrice I, nata ad Este intorno al 1200, abbracciò la vita monastica nel convento di Salarola e poi a Gemmola, dove restaurò un antico monastero e ne divenne badessa. Animata da profonda fede e rigore ascetico, rinunciò alla guida del convento per dedicarsi alla contemplazione e alla pratica delle virtù cristiane. Morta prematuramente a soli 26-27 anni, il 10 maggio 1226, la sua fama di santità crebbe rapidamente, testimoniata dal culto popolare e dai miracoli attribuiti alla sua intercessione. Il corpo incorrotto della beata, traslato in un'arca marmorea e poi nella chiesa di Santa Sofia a Padova, trovò infine degna collocazione nel duomo di Este. La sua beatificazione ufficiale fu sancita da papa Clemente XIII nel 1763, confermando il titolo che la devozione popolare le aveva già assegnato.
Martirologio Romano: A Padova, beata Beatrice d’Este, vergine, che fondò sui colli Euganei il monastero di Gemmola e, nel breve spazio della sua vita, percorse da monaca un arduo cammino di santità.
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Non sembra vero ma nel giro di 40 anni vissero ben tre beate con questo nome e di questo casato, tutte fra il 1220 e il 1267; ma con il solo nome di Beatrice vi furono, sempre nei primi 50 anni del XIII secolo, altre tre beate e una santa.
La beata Beatrice I d’Este di cui si parla, era figlia di Azzo VI d’Este e di Sofia di Savoia; nacque ad Este in provincia di Padova, intorno al 1200. Ancora giovane entrò nel monastero di Salarola presso Padova, da dove nel 1221 si trasferì a Gemmola sui Colli Euganei, in un antico monastero, che con le sue possibilità fece restaurare e dotò di rendite.
Applicò per lei e per le numerose coetanee che la raggiunsero, la Regola benedettina; poi per dedicarsi più efficacemente alla pratica delle virtù cristiane, rinunziò al governo del monastero, a favore della monaca Desiderata.
Morì giovanissima (26-27 anni), il 10 maggio 1226 e venne sepolta nella chiesa di S. Giovanni Battista a Gemmola. Il sepolcro di Beatrice I d’Este, divenne meta di grande devozione, il suo corpo rimase incorrotto e dopo alcuni anni venne traslato in un’arca marmorea, di cui la lapide tombale, considerata forse unica nel suo genere e conservata a S. Sofia di Padova, porta scritte note biografiche e la data della morte in sedici esametri.
Nascosta per due volte dalle incursioni dei nemici di Este, alla fine nel 1578, la salma fu trasferita a Padova, nella chiesa di S. Sofia. Il corpo della beata si trova oggi nel duomo di Este, in un altare a lei dedicato.
Papa Clemente XIII, il 19 novembre 1763, confermò il culto e il titolo di beata, che da secoli gli veniva tributato, concedendo la Messa e l’Ufficio proprio.
Il nome Beatrice proviene dal latino ‘Beatrix’ e significa “colei che rende felici”.
Autore: Antonio Borrelli
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