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III-IV sec.
Forse egiziano, fu monaco in Palestina. Paggio di un alto ufficiale dell'esercito un giorno manifetsò il desiderio di visitare Gerusalemme. Nel Gestemani vide un quadro rappresentante l'inferno, che lo fece seriamente pensare al problema della sua salvezza eterna. Decise di entrare nel monastero fondato e diretto dall'abate Seridos vicino a Gaza. Doroteo a cui Dositeo fu affidato per la formazione lo spinse alla mortificazione interna, all'umiltà, all'obbedienza e al distacco da tutto. Ma il fisico del piccolo monaco non resistette a lungo al severo regime monastico. Si ammalò di tisi sopportata con esemplare pazienza.
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San Dositeo è un santo venerato dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. La sua vita è piuttosto oscura, ma le informazioni che si hanno su di lui sono sufficienti per tracciare un breve profilo.
Nacque in Egitto, probabilmente nel III secolo. Da giovane, visse a Costantinopoli, dove conduceva una vita mondana. Un giorno, mentre si trovava al mercato delGestemani, vide un quadro raffigurante l'inferno. L'immagine lo colpì profondamente, e lo spinse a riflettere sulla sua vita e sulla sua salvezza eterna.
Dositeo decise di abbandonare la vita mondana e di dedicarsi alla vita monastica. Si recò in Palestina ed entrò nel monastero fondato e diretto dall'abate Seridos vicino a Gaza. Doroteo, a cui Dositeo fu affidato per la formazione, lo spinse alla mortificazione interna, all'umiltà, all'obbedienza e al distacco da tutto. Ma il fisico del piccolo monaco non resistette a lungo al severo regime monastico. Comunque, nel monastero, Dositeo si distinse per la sua pietà e la sua austerità.
Morì in Palestina, probabilmente nel IV secolo. La sua tomba divenne presto un luogo di pellegrinaggio.
Autore: Franco Dieghi
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